L’UE intensifica la partnership in Africa

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Il 9 Febbraio il Commissario per la cooperazione e lo sviluppo internazionale, Neven Mimica, ha firmato ad Addis Abeba (Etiopia) un sostegno supplementare ai programmi di 5 organizzazioni regionali (COMESA, EAC, IGAD, IOC, SADC) che coprono ben 25 paesi africani: Angola, Botswana, Burundi, Comore, Gibuti, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Kenya, Lesotho, Madagascar, Malawi, Mauritius, Mozambico, Namibia, Ruanda, Seychelles, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Swaziland, Tanzania, Uganda, Zambia e Zimbabwe.

Il sostegno del valore di 225 milioni di euro rafforzerà la creazione di posti di lavoro e la stabilità nei paesi dell’Africa orientale, meridionale e dell’Oceano indiano, contribuendo a mantenere gli impegni presi nel contesto dell’Alleanza Africa-Europa. Questo supplemento porta la dotazione finanziaria complessiva del Fondo europeo di sviluppo (FES) per questo programma indicativo regionale a 1,49 miliardi di Euro per il periodo 2014-2020 e si concentra su 3 aree prioritarie: integrazione economica regionale; pace, sicurezza e stabilità regionale e gestione regionale delle risorse naturali.

Durante questa missione la Commissione europea, la Commissione dell’Unione africana e l’International Trade Center (ITC) hanno istituito l’Osservatorio commerciale dell’Unione africana, un pilastro fondamentale dell’Area africana continentale di libero scambio.

L’8 febbraio il Commissario Mimica ha anche visitato la vicina Eritrea, dove ha incontrato il presidente Isaias Afwerki per discutere della situazione nella regione ed esplorare modi per l’UE e l’Eritrea di intensificare le relazioni politiche e il dialogo su questioni di interesse per entrambe le parti. È stato lanciato un progetto iniziale da 20 milioni di euro, finanziato attraverso il Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa e l’Ufficio delle Nazioni Unite per i servizi ed i progetti (UNOPS), per ricostruire il collegamento stradale tra il confine etiopico e i porti eritrei stimolando così il commercio, consolidando la stabilità e producendo chiari benefici per i cittadini di entrambi i paesi.

Nel luglio dello scorso anno, l’Eritrea e l’Etiopia hanno firmato uno storico accordo di pace che ha posto fine a 20 anni di conflitto. Il riavvicinamento ha già prodotto benefici per la popolazione eritrea : riapertura dei confini, ripresa della comunicazione, stabilità politica, sviluppo economico e riduzione del prezzo delle materie prime. Contribuirà inoltre, a più lunga scadenza, alla stabilità dell’intera regione.

Per approfondire: European Commission

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