Il settore automobilistico europeo sta attraversando una rapida trasformazione generata, da un lato, dall’obiettivo di una mobilità a zero emissioni, e dall’altro dalla digitalizzazione del settore e dalla forte concorrenza di attori terzi.
In questo contesto l’Alleanza delle regioni automotive (ARA), presieduta dalla Regione Lombardia, nella sua quarta conferenza politica annuale a Monaco di Baviera ha rilasciato una dichiarazione in cui sono stati toccati molti punti fondamentali per il futuro e la transizione verde e digitale del settore.
Le tensioni commerciali, le vulnerabilità della catena di approvvigionamento e le infrastrutture disomogenee, infatti, stanno aumentando la pressione su produttori, fornitori e lavoratori: per questo motivo è stata ribadita l’ambizione dell’Alleanza di far progredire la trasformazione del settore automobilistico verso la neutralità climatica entro il 2035, sottolineando, tuttavia, la necessità di una transizione equa che sostenga i lavoratori, le imprese e le comunità in tutta Europa.
I rappresentanti delle regioni hanno sottolineato, inoltre, che le transizioni verde e digitale del settore richiedono ingenti investimenti in tecnologia, infrastrutture, innovazione e competenze, avvertendo nel contempo dei rischi derivanti dai dazi e dalle perturbazioni delle catene di approvvigionamento che già colpiscono le economie regionali. Inoltre, hanno chiesto che nel prossimo bilancio dell’UE (2028-2034) si consideri una transizione giusta basata sul territorio, includendo le regioni automobilistiche in questo processo.
Pur accogliendo con favore il piano d’azione industriale della Commissione europea e il lancio di un’alleanza europea per la guida autonoma, i leader regionali hanno espresso preoccupazione per la mancanza di attenzione territoriale nelle misure dell’UE e criticato l’esclusione dell’ARA dal dialogo strategico sul futuro dell’industria, chiedendo una maggiore cooperazione con le autorità regionali.
Anche l’occupazione e le competenze sono state al centro delle discussioni: i membri dell’ARA hanno sottolineato la necessità di rafforzare la formazione dei lavoratori (auspicando ad una più stretta cooperazione tra il mondo dell’istruzione e quello dell’industria) e di un maggiore sostegno dell’UE attraverso il Fondo sociale europeo Plus e il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione.
Per approfondire: Automotive: le regioni europee chiedono investimenti mirati dell’UE per garantire una transizione giusta del settore