La ricerca e l’innovazione, una sfida attuale per l’Unione Europea

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Anche quest’anno, la Commissione europea ha pubblicato il quadro europeo di valutazione dell’innovazione in Europa. Emerge dall’indagine che i risultati continuano a migliorare, ma che sono necessari ulteriori sforzi per garantire la competitività dell’Europa a livello mondiale. L’UE sta infatti recuperando il ritardo nei confronti dei suoi principali concorrenti, vale a dire Canada, Giappone e Stati Uniti e Cina.

In generale, emerge, da quest’analisi, come negli ultimi decenni, i due terzi della crescita economica dell’Europa siano ascrivibili all’innovazione e come siano ancora grandi le opportunità da sfruttare in merito. Il rapporto prevede infatti che nel corso dei prossimi due anni il rendimento innovativo dell’UE nel suo insieme dovrebbe aumentare del 6%.

Per quanto riguarda gli investimenti, l’UE vanta il 20% degli investimenti mondiali in ricerca e innovazione ; è inoltre leader mondiale in settori quali l’industria farmaceutica e chimica, l’ingegneria meccanica e la moda, mentre gli Stati membri pubblicano un terzo delle pubblicazioni scientifiche di alta qualità. Tra i principali Stati membri, che si sono distinti in questo campo, ricordiamo, tra i più significativi, la Svezia, Paese leader nell’innovazione, la Danimarca (risorse umane), il Lussemburgo (sistemi di ricerca attrattivi), Francia (finanziamenti e sostegno), Irlanda (innovazione delle piccole e medie imprese, con effetti sull’occupazione e sulle vendite).

Nonostante i positivi risultati raggiunti, molto resta ancora il lavoro da svolgere, soprattutto se si vuole mantenere il passo del resto del mondo industrializzato (di Stati Uniti, Canada e Giappone), e non soccombere di fronte ai nuovi attori economici sulla scena internazionale (Cina). Infatti, il rapporto della Commissione mette in evidenza alcune aspetti critici, quali lo scarso sviluppo del capitale di rischio in Europa, i bassi investimenti pubblici nel settore, inferiori al 3% del PIL  e le scarse competenze digitali della forza lavoro europea.

La recente agenda europea su ricerca e innovazione spinge ad agire in modo tempestivo, per rispondere in modo positivo a questa sfida. Il futuro programma Orizzonte Europa, previsto per il periodo 2021 – 2027, rappresenta uno dei piani più ambiziosi proposti dalla Commissione Europea nel campo della ricerca:  prevede infatti un finanziamento di circa 100 miliardi di € per il medesimo arco di tempo. Luca Testa

Per ulteriori approfondimenti: il comunicato della Commissione

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