La presidenza francese del Consiglio dell’Unione europea

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La Francia ha pubblicato il programma semestrale della Presidenza.

La presidenza francese del Consiglio dell’UE si insedia in un momento particolarmente delicato sia per l’Unione Europea che per lo Stato transalpino: da una parte, infatti, dovrà fornire una guida solida per guidare la ripresa europea post- pandemica, ma, dall’altra, dovrà preoccuparsi di gestire la campagna elettorale presidenziale interna (le elezioni sono previste per il 10 aprile, mentre la presidenza di turno terminerà il 30 giugno).

Il programma recentemente pubblicato dalla Francia ruota intorno a tre importanti ambizioni: “Ripresa, Potenza e Appartenenza”, e delinea le priorità per il primo semestre 2022. Tre gli obiettivi principali:

  • Sostenere un’Europa più sovrana: rafforzando lo spazio Schengen, proteggendo i confini europei, controllando le migrazioni e migliorando la politica di asilo; costruendo un’Europa più forte nei settori della sicurezza e della difesa; agendo per la prosperità e la stabilità del suo vicinato, in particolare nei Balcani occidentali e in Africa; presentando soluzioni alle sfide globali.
  • Creare un nuovo modello europeo di crescita: facendo dell’Europa una terra di produzione, di creazione di posti di lavoro di qualità e equamente remunerati, di innovazione e di eccellenza tecnologica; sostenendo le transizioni verde e digitale.
  • Garantire un’Europa “umana”: ascoltando le preoccupazioni espresse dai suoi cittadini attraverso la Conferenza sul futuro dell’Europa; difendendo lo Stato di diritto; combattendo la discriminazione attraverso la cultura e i valori europei; assicurando un futuro alla prossima generazione.

Nell’ambito delle sopracitate priorità, la presidenza francese del Consiglio dell’UE ha tracciato gli obiettivi nei seguenti ambiti:

  • Affari generali: combattere contro la pandemia di Covid-19; rinforzare la democrazia, lo stato di diritto e i valori fondamentali dell’UE; migliorare le relazioni con il Regno Unito; incrementare la coesione sociale, territoriale ed economica europea.
  • Relazioni internazionali: difendere i valori democratici in tutto il mondo, intensificando i rapporti con l’Africa, la regione indo-pacifica e con i Paesi del vicinato orientale e meridionale; proseguire i negoziati di adesione con i Paesi candidati nei Balcani occidentali; rafforzare la cooperazione con gli USA e continuare con la politica di “attenzione” nei riguardi di Cina, Russia e Turchia; potenziare le politiche di aiuto umanitario e allo sviluppo; dare impulso al sistema commerciale multilaterale e adottare la “Bussola strategica europea” in materia di sicurezza e difesa comuni.
  • Affari economici e finanziari: sostenere la ripresa e la crescita post-pandemica coordinandola con il rispetto degli obiettivi climatici e con la transizione digitale.
  • Giustizia e affari interni: lottare contro la discriminazione e l’odio; riformare il sistema di Schengen e le politiche migratoria e di asilo; garantire la sicurezza per i cittadini europei.
  • Affari sociali e sanità: progredire nella realizzazione di un’Unione europea della salute e promuovere la velocità di risposta, il coordinamento e la solidarietà a livello europeo; garantire salari minimi e parità di genere nei contesti lavorativi e sociali.
  • Competitività: rafforzare il mercato interno in modo tale da prepararlo alla transizione verde e digitale; rafforzare la ricerca e l’innovazione europee, creando maggiori sinergie con il mondo dell’istruzione.
  • Trasporti, comunicazioni ed energia: rendere sostenibile e compatibile la transizione digitale e la sua sicurezza; incrementare l’efficienza energetica europea e promuovere la decarbonizzazione; sviluppare un sistema di trasporti veloci e sostenibili.
  • Agricoltura e pesca: rispettare gli obiettivi del Green Deal dell’Unione europea, rendendo più verdi i settori dell’agricoltura e della pesca.
  • Ambiente: accelerare la decarbonizzazione; preservare la biodiversità; promuovere un’economia più circolare e sostenibile.
  • Giovani, educazione, cultura e sport: sostenere i giovani, migliorare la loro mobilità e integrare lo sviluppo sostenibile come questione trasversale.

Questi obiettivi, basati sul programma di lavoro 2022 della Commissione, fanno seguito ai risultati conseguiti dalla precedente presidenza slovena (che ha portato importanti risultati nel campo della resilienza e della digitalizzazione) e sono in linea con il programma più ampio concordato con le future presidenze ceca e svedese.

Per saperne di più: il programma francese

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