L’Unione Europea ha fatto progressi nel creare un mercato unico per la ricerca e l’innovazione, ma serve ulteriore lavoro per sfruttarne tutto il potenziale. La Commissione, il 22 ottobre con la Comunicazione sull’attuazione dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA – European Research Area), ha ribadito l’importanza della ricerca e innovazione per la crescita futura dell’Europa. L’ERA, avviato nel 2000 e rilanciato nel 2020, mira a creare un ambiente attraente per ricercatori e innovatori in Europa.
La nuova Comunicazione fa il punto sui progressi raggiunti nei quattro obiettivi strategici concordati con gli Stati membri e indica dove è necessario un ulteriore impegno:
- Investimenti e riforme prioritari: la Commissione ha lavorato con gli Stati membri per sostenere riforme e investimenti in ricerca e innovazione, ma l’UE è ancora lontana dall’obiettivo del 3% del PIL per la ricerca, a causa di bassi investimenti privati bloccati da ostacoli normativi e amministrativi.
- Accesso all’eccellenza: Horizon Europe ha promosso la cooperazione scientifica e la mobilità, investendo oltre 1 miliardo di euro per migliorare la ricerca negli Stati membri meno avanzati. Tuttavia, serve ridurre la burocrazia e fornire informazioni più chiare ai ricercatori.
- Impatto economico: il Consiglio Europeo per l’Innovazione (EIC) è ora il maggiore investitore in deep tech in Europa, ma serve più capitale di rischio per far crescere le innovazioni. La creazione del Trusted Investors Network è un passo avanti per attrarre più investitori europei.
- Approfondimento dell’ERA: sono state migliorate le condizioni di lavoro e le carriere dei ricercatori, promuovendo la parità di genere e l’integrità della ricerca. Tuttavia, persistono disuguaglianze nelle opportunità di carriera e servono ulteriori sforzi per garantire la sostenibilità delle infrastrutture di ricerca a lungo termine.
Per saperne di più: Commission analyses potential to boost European Research Area