La Commissione raccomanda riforme ed equità sociale

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Nell’ambito del Semestre europeo 2017, la Commissione europea ha presentato gli obiettivi di politica economica 2017/2018 nonché raccomandazioni specifiche per i singoli Stati membri.

Gli ultimi dati economici all’interno dell’Unione Europea hanno registrato buone performance: a livello aggregato i 28 Paesi sono cresciuti, in media, del 2% nel 2016, le finanze pubbliche sono in fase di miglioramento e la disoccupazione è al minimo dal 2009. Anche gli investimenti sono tornati a crescere e hanno superato, in taluni casi, i livelli pre-crisi. Questa tendenza positiva dovrebbe confermarsi anche quest’anno e quello successivo, facendo del 2018 il sesto anno consecutivo di crescita economica per l’UE nel suo complesso.

Accanto a queste buone notizie, tuttavia, vi sono elementi di preoccupazione. In primo luogo, i risultati positivi registrati in aggregato segnano grandi differenze fra i singoli Stati, mostrando così una crescente disuguaglianza fra i Paesi e all’interno dei Paesi. Per questa ragione, al centro delle raccomandazioni economiche della Commissione vi è l’esigenza di ricreare le opportunità per chi è rimasto indietro durante la crisi economica. Per raggiungere tale obiettivo vengono suggeriti investimenti capaci di innalzare il grado di produttività, ma al tempo stesso di generare una crescita più inclusiva e sostenibile: riforme strutturali e  politiche di bilancio rigorose devono comprendere anche una sempre maggiore equità sociale.

Per quanto riguarda l’Italia, la Commissione conferma che sono state adottate le ulteriori misure di bilancio richieste per il 2017, e che pertanto in questa fase non sono ritenuti necessari interventi supplementari per garantire la conformità con il criterio del debito.

Approfondisci (previsioni di primavera della Commissione)

Approfondisci (raccomandazioni per l’Italia)

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