Ai due Paesi verranno estesi due importanti regolamenti UE in materia di emissioni
L’Unione europea ha recentemente raggiunto un accordo con i governi di Islanda e Norvegia – due dei tre Paesi extra-UE appartenenti allo Spazio economico europeo (EEA) – per incrementare i livelli di cooperazione e gli impegni in materia di riduzione delle emissioni di gas serra, allo scopo di ridurre queste ultime del 40% entro il 2030, rispetto ai livelli misurati nel 1990 (nel 2018, tale riduzione si è attestata al -23%).
Attualmente, Islanda e Norvegia fanno già parte del Sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS UE), a norma del quale viene individuato un tetto alla quantità complessiva di emissioni che gli impianti ad alto consumo di energia e le compagnie aeree possono produrre annualmente; al di sotto di tale soglia, alle imprese vengono assegnate “quote di emissione” liberamente trasferibili a seconda delle necessità.
Grazie al nuovo accordo, ad Islanda e Norvegia verranno estesi altri due capisaldi legislativi dell’Unione in materia ambientale:
- il regolamento sulla condivisione degli sforzi, che estende l’individuazione di soglie vincolanti alla produzione di emissioni anche ai settori che non ricadono sotto il sommenzionato sistema di scambio ETS UE, quali agricoltura, trasporti non aerei, gestione dei rifiuti ed edilizia;
- il regolamento sull’uso del suolo e la silvicoltura per il periodo 2021-2030 (LULUCF), che impone agli Stati di compensare le emissioni di CO2 derivanti dalla silvicoltura, dall’uso del suolo o dal cambiamento d’uso del medesimo.
L’accordo dovrà ora essere approvato dal Parlamento islandese.
Per approfondire: il comunicato della Commissione