Investire per un Rinascimento digitale

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àˆ questo il messaggio chiave contenuto nella Relazione presentata dal gruppo di riflessione sulla digitalizzazione del patrimonio culturale ai commissari Neelie Kroes (responsabile per l’Agenda digitale) e Androulla Vassiliou (Educazione e cultura).
Gli autori della Relazione (Maurice Là©vy, Elisabeth Niggemann e Jacques de Decker) invitano gli Stati membri a intensificare l’ impegno per rendere disponibili on line tutte le collezioni presenti in biblioteche, archivi e musei, sottolineando gli aspetti positivi della maggiore accessibilità   della cultura e delle conoscenze.
La digitalizzazione del patrimonio, si legge nel documento, ha aspetti positivi anche in termini economici in quanto, grazie a partenariati tra pubblico e privato, puಠfavorire lo sviluppo di servizi innovativi in alcuni settori (turismo, ricerca ed educazione).
Le raccomandazioni contenute nella Relazione confluiranno nella più vasta strategia attuata dalla Commissione, nell’ambito dell’Agenda digitale europea, al fine di favorire la transizione delle istituzioni culturali verso l’era digitale.
Nel commentare la Relazione Neelie Kroes ha espresso gratitudine per il lavoro svolto, sottolineando che «la messa in linea delle collezioni dei nostri musei e librerie consente non solo di mostrare la ricchezza della cultura e della storia d’Europa ma anche di offrire nuovi benefici a livello di istruzione, innovazione e creazione di inedite attività   economiche»: Androulla Vassiliou ha sostenuto che la Relazione trova un «punto di equilibrio tra gli interessi dei creatori e le esigenze di un ambiente in evoluzione nell’era digitale».
Le principali raccomandazioni contenute nella Relazione riguardano: l’espansione del portale Europeana che «deve diventare il principale punto di riferimento del patrimonio culturale europeo in linea»; la pubblicazione on line delle opere tutelate da diritti d’autore ma non più distribuite a livello commerciale; l’adozione di norme UE in materia di opere «orfane» per le quali, cioè, non è possibile identificare i titolari dei diritti; l’aumento dei finanziamenti nazionali per la digitalizzazione: il potenziamento dei partenariati pubblico-privato.

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