Nel corso del vertice con i ministri dell’ambiente dei Paesi UE, il vice-presidente della Commissione Franz Timmermans, delegato all’attuazione del Green deal europeo, ha ribadito l’intenzione, da parte della Commissione, di fare delle politiche ambientali una delle principali priorità politiche, anche nel contesto della proposta per il piano europeo di ripresa post-coronavirus, “Next Generation EU”; ha inoltre ricordato la rinnovata importanza dei Piani nazionali integrati per l’energia e il clima (PNIEC), i quali, insieme alle Raccomandazioni prodotte nell’ambito del semestre europeo, offriranno basi pronte e consolidate per la redazione dei Piani nazionali di ripresa, necessari per l’accesso ai fondi del piano europeo. Timmermans ha infine sottolineato come la ripresa dell’Unione non implicherà un ritorno al passato, bensì la costruzione di una nuova Europa, sostenibile, attenta alla tutela della biodiversità e al contrasto ai cambiamenti climatici.
Non giungono tuttavia buone notizie per quanto riguarda la salute dei mari del continente. Sono state infatti pubblicate la relazione sulla direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino (MSFD) e la relazione “Marine Messages II” dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA); entrambe evidenziano persistenti, elevate concentrazioni di sostanze chimiche in quasi la metà delle acque costiere del continente, con un incremento dei residui dovuti all’inquinamento da plastica; inoltre, l’utilizzo dei mari ha già determinato cambiamenti rilevanti in alcuni ecosistemi marittimi, modificandone le specie e la composizione chimica delle acque. Non mancano tuttavia segnali incoraggianti: alcune aree registrano segnali rilevanti di ripristino degli ecosistemi marittimi, e la politica comune della pesca ha contribuito a migliorare la qualità del pescato nel mare del Nord (non altrettanto, tuttavia, nel Mediterraneo).
Importanti novità sul fronte ambientale anche da parte del Comitato delle Regioni (CdR), che ha presentato la sua opinione “Verso una tabella di marcia per l’idrogeno pulito – il contributo delle autorità locali e regionali per un’Europa climaticamente neutra”. Il CdR ha evidenziato il il fondamentale potenziale dell’idrogeno nella produzione di energia pulita, in linea con l’obiettivo di completa decarbonizzazione dell’economia europea per il 2050, e ha pertanto accolto favorevolmente l’annuncio, da parte della Commissione europea, di una futura proposta per una strategia europea in materia. Il CdR ha sottolineato in particolar modo l’importanza di adottare celermente un approccio congiunto europeo sostenuto da investimenti e da appositi programmi di ricerca e, parallelamente, ha auspicato la creazione tempestiva di un mercato unico europeo dell’idrogeno pulito.
Per approfondire: il discorso del Vicepresidente Timmermans, le relazioni sull’ambiente marino, il CESE e la strategia europea sull’idrogeno