Investimenti per combattere la pandemia: la Commissione mette da parte deficit e debito

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Questa settimana la Commissione Europea ha esposto le raccomandazioni specifiche con le quali rivolge a tutti gli Stati membri dell’UE orientamenti di politica economica nel quadro del pacchetto di primavera del semestre europeo. In un contesto eccezionale, quello dell’emergenza Covid-19, esse si articolano intorno a due obiettivi: nel breve periodo, attenuare le gravi ripercussioni socio-economiche della pandemia; nel medio-lungo periodo, stimolare una crescita sostenibile e inclusiva che favorendo la transizione ecologica e digitale. Tra le misure sollecitate vi sono il rilancio degli investimenti nella sanità pubblica e nella resilienza del settore sanitario, il mantenimento dell’occupazione mediante il sostegno al reddito dei lavoratori colpiti, l’investimento nelle persone e nelle competenze, il sostegno alle PMI e la lotta contro dumping fiscale ed il riciclaggio.

Nei confronti delle finanze pubbliche, la Commissione ha considerato inevitabile un deterioramento dei livelli di debito e deficit nella misura in cui questo è mirato a rispondere con efficacia ed immediatezza all’emergenza sanitaria, nonché a risollevare il sistema produttivo ed a rilanciare la domanda aggregata. Pertanto, non è stato ritenuto opportuno in tale congiuntura negativa di valutare l’attivazione della procedura per disavanzi eccessivi nei confronti dei singoli Stati membri. Analogamente, tra i Paesi sui quali la Commissione esercita una sorveglianza rafforzata, si è stabilito che la Grecia ha adottato i provvedimenti necessari a realizzare i propri impegni di riforma. Quando le condizioni economiche lo consentiranno, le politiche fiscali dovranno tendere a medio termine a posizioni di bilancio prudenti ed alla sostenibilità del debito pubblico, incrementando nel contempo gli investimenti ad alto moltiplicatore.

Il Vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone, Valdis Dombrovskis, ha commentato le raccomandazioni sostenendo che “nell’immediato, la nostra priorità sono gli investimenti nella sanità pubblica e la tutela dell’occupazione e delle imprese. Nessuno dev’essere lasciato indietro. Al tempo stesso, abbiamo bisogno di riforme per migliorare la produttività ed il contesto imprenditoriale. Quando la situazione sarà tornata alla normalità, dovremo trovare un equilibrio tra il conseguimento della sostenibilità di bilancio e lo stimolo degli investimenti”. Sulla medesima linea d’onda anche il Commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni: “La pandemia di coronavirus e le necessarie misure di contenimento hanno inferto un duro colpo alle economie europee. Le raccomandazioni odierne rispecchiano questa situazione senza precedenti. Rafforzare la nostra sanità, sostenere i nostri lavoratori, salvare le nostre imprese: queste le priorità di oggi. Le sfide che ci attendevano prima della crisi non sono però svanite: i nostri obiettivi di investimento e di riforma dovranno quindi rimanere incentrati sulla riuscita della transizione verde e della trasformazione digitale e sulla garanzia dell’equità sociale. Questo significa anche che ciascuno deve pagare il dovuto: in un’Europa della solidarietà e dell’equità non può esistere alcuna pianificazione fiscale aggressiva”.

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