Con lo slogan “Volontari! Facciamo la differenza!” è stato inaugurato dalla Commissione Europea l’Anno europeo del volontariato 2011, dedicato ai circa 100 milioni di europei che mettono a disposizione il loro tempo e la loro esperienza per «contribuire allo sviluppo delle proprie comunità ».
Secondo un’indagine Eurobarometro del maggio 2010 tre europei su dieci dichiarano di essere impegnati in attività di volontariato. Esistono molte definizioni e tradizioni diverse in materia, ma c’è un aspetto che accomuna tutte queste attività , sottolinea la Commissione Europea: «Ogniqualvolta le persone si incontrano per aiutarsi a vicenda e sostenere chi ha bisogno, l’intera società e i singoli volontari ne escono avvantaggiati. Il volontariato permette alle persone di acquisire conoscenze, sfruttare le proprie capacità e ampliare le proprie reti sociali e spesso questo comporta nuove o migliori opportunità di lavoro, oltre a contribuire allo sviluppo personale e sociale».
Sono quattro gli obiettivi principali perseguiti dall’Anno europeo del volontariato: ridurre gli ostacoli al volontariato nell’UE; conferire autonomia e responsabilità alle organizzazioni di volontariato e migliorare la qualità del volontariato; premiare e riconoscere le attività di volontariato; sensibilizzare al valore e all’importanza del volontariato.
Per conseguire tali obiettivi, la Commissione incoraggerà lo scambio di buone pratiche tra le autorità degli Stati membri e le organizzazioni di volontariato: verrà rivolta particolare attenzione alla formazione dei volontari, all’accreditamento e alla certificazione della qualità e a un collegamento efficiente ed efficace tra i potenziali volontari e le opportunità di volontariato. La Commissione incentiverà nuove iniziative europee per la costituzione di reti onde favorire gli scambi transfrontalieri e le sinergie tra le organizzazioni di volontariato e altri settori, segnatamente le imprese.
Nel corso dell’Anno del volontariato saranno poste in evidenza e promosse centinaia di attività e progetti. A livello di UE, esse comprendono:
– tour AEV2011: i volontari viaggeranno per un anno nei Paesi dell’UE, presentando il proprio lavoro e incontrando i responsabili politici e i cittadini in ogni tappa del viaggio;
– rete AEV: 27 reporter volontari della rete seguiranno le attività di 54 organizzazioni di volontariato elaborando relazioni audio, video e scritte che saranno trasmesse dai media. Alla fine dell’anno, le diverse relazioni serviranno per realizzare un documentario sull’Anno europeo e sul suo tour;
– quattro Conferenze tematiche da organizzare nel 2011 per affrontare questioni fondamentali in tema di volontariato: l’8 gennaio, a Budapest, sul riconoscimento del volontariato; maggio/giugno: omaggio ai volontari e al loro prezioso contributo; ottobre: conferire autonomia e responsabilità alle organizzazioni di volontari; dicembre: Conferenza conclusiva sulle sfide future.
Nell’organizzazione dell’Anno 2011 la Commissione lavora a stretto contatto con l’Alleanza europea delle organizzazioni di volontariato, il Parlamento Europeo, gli Stati membri, il Comitato delle Regioni, il Comitato Economico e Sociale Europeo, il Consiglio d’Europa e i volontari delle Nazioni Unite.
[…] e programmi come Erasmus, che permettono ai giovani di studiare all’estero. Ricordiamo che il 2011 era stato dedicato al volontariato e il 2012 all’invecchiamento attivo e alla solidarietà tra […]