Il discorso del Presidente Sergio Mattarella in occasione della edizione del 44° Meeting di Rimini per l’amicizia tra i popoli

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Vi presentiamo un estratto del discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della giornata conclusiva del 44° Meeting di Rimini per l’amicizia tra i popoli, il 25 agosto 2023.

(…)

L’Europa, che conosciamo, è nata da un reciproco impegno di pace che i popoli e gli Stati si sono scambiati, dopo l’abisso della seconda guerra mondiale.

Su quella pace sono stati edificati i nostri ordinamenti di libertà, di democrazia, di diritto eguale.

Su quella pace è cresciuta la civiltà degli europei.

Non ci stancheremo di lavorare per fermare la guerra.

È contro lo strumento della guerra che siamo impegnati per impedire una deriva di aggressioni del più forte contro il più debole.

Per costruire una pace giusta.                       

Una pace giusta non può dimenticare il dramma dei profughi.

I fenomeni migratori vanno affrontati per quel che sono: movimenti globali, che non vengono cancellati da muri o barriere.

Nello studio dell’appartamento dove vivo al Quirinale ho collocato un disegno che raffigura un ragazzino, di quattordici anni, annegato, con centinaia di altre persone, nel Mediterraneo. Recuperato il suo corpo si è visto che, nella fodera della giacca, aveva cucita la sua pagella: come fosse il suo passaporto, la dimostrazione che voleva venire in Europa per studiare.

Questo disegno mi rammenta che, dietro numeri e percentuali delle migrazioni, che spesso elenchiamo, vi sono innumerevoli, singole, persone, con la storia di ciascuno, i loro progetti, i loro sogni, il loro futuro.

Il loro futuro: tante volte cancellato.

Certo, occorre un impegno, finalmente concreto e costante, e proprio dell’Unione Europea. Occorre sostegno ai Paesi di origine dei flussi migratori.

(…)

Per la versione integrale del testo clicca qui.

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