Il Consiglio europeo presenta l’agenda strategica 2019-2024

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Lo scopo dell’agenda strategica è quello di orientare l’azione delle istituzioni europee nel prossimo quinquennio

Il Consiglio europeo, l’istituzione che riunisce i capi di Stato e di governo dell’UE, ha recentemente presentato l’agenda strategica per il quinquennio 2019-2024, il cui scopo è quello di orientare l’azione delle istituzioni europee nei prossimi cinque anni.

Il punto di partenza dell’agenda è rappresentato dall’instabilità e dalla complessità del mondo in cui viviamo, che fanno sì che si generino sia opportunità sia sfide da affrontare. Il Consiglio europeo è convinto che i prossimi cinque anni saranno decisivi affinché l’Unione Europea possa rafforzare il proprio ruolo in tale contesto. Per raggiungere tale obiettivo, l’unica soluzione è quella di un’azione concertata al fine di individuare obiettivi comuni che nascano dall’insieme dei valori europei. In questo modo, promuovendo gli interessi dei cittadini e delle cittadine, delle imprese e delle società e salvaguardando lo stile di vita europeo, i capi di Stato e di governo sono convinti che si possa dare forma al mondo di domani.

Nello specifico, l’agenda strategica 2019-2024 si concentra su quattro priorità: la protezione dei cittadini e delle cittadine e delle libertà; lo sviluppo di una base economica forte e vivace; la costruzione di un’Europa verde, equa, sociale e a impatto climatico zero; la promozione degli interessi e dei valori europei nel mondo.

La protezione dei cittadini e delle cittadine e delle libertà

Dal momento che l’Europa deve rappresentare un luogo dove chiunque possa sentirsi libero e sicuro, il compito dell’UE diventa quello di difendere i diritti e le libertà fondamentali dei suoi cittadini e delle sue cittadine, proteggendoli da qualsivoglia tipo di minaccia. La democrazia e lo stato di diritto costituiscono, inoltre, due valori che devono essere rispettati in tutta l’Unione.

In merito al tema della sicurezza, i capi di Stato e di governo ritengono che debbano essere attuati seri controlli alle frontiere esterne, in modo da garantire l’ordine pubblico. Rispetto, invece, alle frontiere interne, il Consiglio europeo ha ribadito che Schengen deve poter continuare a funzionare pienamente.

Questione di grande rilevanza è, poi, la politica migratoria, che deve comprendere una maggiore cooperazione con i paesi di provenienza e di transito al fine di esercitare una seria azione di contrasto alle migrazioni illegali e alla tratta degli uomini e delle donne, nonché per garantire rimpatri effettivi. Il Consiglio europeo ha, infine, convenuto sulla necessità di riformare il regolamento di Dublino sulla base di un equilibrio tra responsabilità e solidarietà.

Lo sviluppo di una base economica forte e vivace

Al fine di garantire competitività e prosperità all’Unione, bisogna avere una forte base economica. In questo contesto, è fondamentale che vengano poste le fondamenta per una crescita sostenibile e inclusiva a lungo termine. I capi di Stato e di governo hanno difeso, inoltre, l’euro e invitato ad approfondire l’Unione economica e monetaria, completando l’Unione bancaria e l’Unione dei mercati dei capitali e rafforzando il ruolo internazionale della moneta unica.

Oltre alla difesa del mercato unico e della concorrenza leale e alla promozione di una piena sovranità digitale dell’UE, il Consiglio europeo ha esortato a investire nelle competenze e nell’istruzione delle persone, nonché a incentivare l’imprenditorialità e l’innovazione nella ricerca, nella sviluppo e nell’innovazione.

La costruzione di un’Europa verde, equa, sociale e a impatto climatico zero

Dal momento che i cambiamenti climatici sono sempre più centrali nelle nostre vite, il Consiglio europeo ha espresso la necessità di rafforzare le azioni per fronteggiare queste minacce. Addirittura, i capi di Stato e di governo hanno dichiarato che l’Unione Europea debba porsi quale guida in questo processo, con l’ambizione di giungere alla neutralità climatica. La transizione climatica potrà diventare un’opportunità per la modernizzazione delle nostre economie e società, che dovranno rendersi sempre più verdi e rispettare gli accordi di Parigi.

Al tempo stesso, il pilastro europeo dei diritti sociali dovrà essere attuato sia a livello di Unione Europea sia nei Paesi membri. I capi di Stato e di governo hanno, in particolare, messo in luce come le disuguaglianze di ogni tipo rappresentino un rischio al quale deve essere posto un argine. Tutte le donne e gli uomini devono, infatti, poter godere di una condizione paritaria e di eguali opportunità.

La promozione degli interessi e dei valori europei nel mondo

Il Consiglio europeo ha espresso la volontà che l’UE persegua una linea d’azione strategica volta a rafforzare le capacità di agire autonomamente per la tutela dei propri interessi e valori e del proprio stile di vita. In particolare, l’Unione Europea difenderà sempre il multilateralismo e le Nazioni Unite, parti di un ordine internazionale basato su regole.

Al fine di contribuire a creare un nuovo contesto mondiale, però, è necessario che l’UE sia più risoluta ed efficace nelle proprie posizioni e nell’esercizio della propria influenza. In tale contesto, è importante che l’Unione Europea possa discutere con le altre potenze mondiali in condizioni di parità presentandosi come un fronte unito, forte delle sue risorse e di quelle dei suoi Stati membri. Nello specifico, la Politica estera e di sicurezza comune (PESC) e la Politica di sicurezza e di difesa comune (PSDS) dovranno diventare centrali nelle relazioni esterne. I capi di Stato e di governo hanno, infine, espresso il desiderio che l’Unione collabori maggiormente con la NATO, nel pieno rispetto dei principî stabiliti dai trattati e dal Consiglio europeo.

Per approfondire:

Il comunicato del Consiglio europeo

Il documento sull’agenda strategica 2019-2024

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