I sindacati europei chiedono un «nuovo piano sociale»

1050

«L’Europa è stata messa alla prova come mai prima d’ora. Deve perಠaffrontare questa sfida dimostrando di stare dalla parte dei lavoratori, per questo un nuovo piano sociale è imperativo» ha dichiarato il segretario generale della Confederazione Europea dei Sindacati (CES), John Monks.
Rivolgendosi al Collegio dei commissari europei in un incontro svoltosi il 25 febbraio, il segretario generale della CES ha richiamato l’esecutivo europeo sulla necessità   di intervenire «di più e più velocemente» per lottare contro la crisi economica.
Monks ha chiesto un secondo piano di recupero che copra il 2% del PIL e che includa progetti sostenibili e di più ampia portata finanziati da «bond europei per la crescita», richiedendo inoltre che lo stimolo della domanda e il potere d’acquisto rientrino in un «New Deal sociale per i lavoratori». I sindacati europei invitano la Commissione a stabilire anche nuove regole per la mobilità   del lavoro, attraverso la definizione di un nuovo Protocollo sul progresso sociale e una più forte direttiva sui lavoratori distaccati, che possa proteggere maggiormente la contrattazione collettiva. Secondo la CES l’Europa deve dare inoltre una risposta forte che permetta di riformare il sistema finanziario, causa principale del crollo dell’economia mondiale.

Approfondisci

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here