Si celebra oggi, domenica 21 maggio, la Giornata Mondiale per la diversità culturale, il dialogo e lo sviluppo.
La giornata venne ufficialmente proclamata dalle Nazioni Unite nel 2002 con la risoluzione 57/249 – ad un anno dall’adozione, da parte dell’UNESCO, della Dichiarazione universale sulla diversità culturale – allo scopo di sensibilizzare in merito alla ricchezza del patrimonio culturale globale e all’importanza cruciale che il dialogo interculturale riveste nel promuovere la pace nel mondo. Dal 2015, inoltre, si ricorda il ruolo svolto dalla cultura nella promozione dello sviluppo sostenibile in seno all’Agenda 2030 nelle Nazioni Unite.
Lo scorso anno, inoltre, nell’ambito della conferenza sulla cultura MONDIACULT 2022 in Messico, le delegazioni di 150 Paesi hanno adottato la Dichiarazione per la Cultura nella quale quest’ultima è definita “bene pubblico globale” meritevole di essere fatta oggetto di un obiettivo a sè nell’ambito dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile.
Attualmente, si stima che l’89% dei conflitti in corso coinvolgano Paesi nei quali il livello di dialogo interculturale è particolarmente basso; tre quarti di tali guerre, inoltre, presentano risvolti culturali significativi.
La cultura gioca un ruolo molto importante anche sotto il profilo economico: il settore culturale impiega, infatti, secondo l’UNESCO, 48 milioni di persone nel mondo – circa metà delle quali sono donne, rappresentando circa il 3,1% del Pil globale.
Per approfondire: la giornata sul portale delle Nazioni Unite