Giornata mondiale dei rifugiati: garantire protezione nell’UE

1392

«Offrire asilo a coloro che ne hanno bisogno è un obbligo, discendente dalla lunga tradizione umanitaria e garantista dell’Europa e da impegni assunti a livello internazionale» hanno affermato in un dichiarazione congiunta, in occasione della Giornata mondiale dei rifugiati, le commissarie europee agli Affari interni, Cecilia Malmstrà ¶m, e alla Cooperazione internazionale, Kristalina Georgieva.
Nonostante i progressi compiuti dall’UE, che ha adottato una normativa sull’asilo mirante a garantire l’esistenza di livelli minimi di assistenza, garanzie e diritti procedurali in tutti gli Stati membri, le due commissarie europee sottolineano come si riscontrino ancora ampie divergenze in Europa: «Non è accettabile che in un’Unione fondata su valori e principi comuni, le possibilità   di ottenere protezione siano radicalmente diverse da un Paese all’altro». Per questo la Commissione ha presentato iniziative volte ad instaurare un sistema europeo comune in materia di asilo «basato su elevati standard di protezione», ma «la difficile condizione dei rifugiati nel mondo e in Europa non puಠessere dimenticata» hanno aggiunto Malmstrà ¶m e Georgieva, secondo le quali «l’Europa dovrebbe continuare ad impegnarsi per costruire un sistema degno delle tradizioni di cui facciamo parte: una tradizione di tolleranza, accoglienza e protezione».
Sulla stessa linea il Consiglio d’Europa, che attraverso le sue più alte cariche ha sottolineato la vulnerabilità   di tutti coloro che sono costretti a fuggire dalla propria casa e dal proprio Paese, ponendo l’attenzione sull’obbligo per gli Stati membri del Consiglio d’Europa di rispettare i Trattati internazionali sulla protezione dei rifugiati e dei richiedenti asilo e sulla necessità   di collaborare con l’UNHCR. Ricordando che il Consiglio d’Europa è nato con l’obiettivo di proteggere i diritti di tutti gli individui in Europa, i suoi responsabili hanno riaffermato la necessità   di «assicurarsi che i diritti dei rifugiati, dei richiedenti asilo e degli sfollati siano garantiti nella pratica».
Intanto, in occasione della Giornata mondiale è stata diffusa da Eurostat un’analisi statistica sulla situazione di rifugiati e richiedenti asilo nell’UE. Nel corso del 2009 le richieste d’asilo agli Stati membri dell’UE sono state 261.000 presentate da cittadini di 151 Paesi, ma in realtà   oltre il 50% dei richiedenti asilo proviene da soli 10 Paesi. Sempre nel 2009 hanno ottenuto lo status di rifugiato nell’UE 78.000 richiedenti asilo, in aumento rispetto ai 75.100 del 2008. I principali gruppi nazionali di richiedenti riconosciuti come rifugiati sono stati quelli somalo (17%), iracheno (17%) e afghano ( 9%). Circa due terzi delle domande è stato presentato da uomini, mentre oltre la metà   dei richiedenti asilo aveva un’età   compresa tra 18 e 34 anni.
I Paesi dell’UE che nel 2009 hanno concesso protezione al maggior numero di persone sono stati il Regno Unito (12.500), la Germania (12.100), la Francia (10.400), la Svezia (9100), l’Italia (8600) e i Paesi Bassi (8100), che insieme contano oltre i tre quarti di tutti coloro che hanno ottenuto protezione nell’UE.
L’UNHCR ha invece sottolineato come l’Italia presenti cifre molto basse rispetto ad altri Paesi dell’UE, in termini sia assoluti che relativi: i rifugiati in Italia sono 55.000, a fronte dei quasi 600.000 in Germania, dei circa 270.000 nel Regno Unito, dei 200.000 in Francia e degli 80.000 nei Paesi Bassi. In Danimarca, Paesi Bassi e Svezia i rifugiati sono tra i 4 e i 9 ogni 1000 abitanti, in Germania oltre 7, nel Regno Unito quasi 5, in Italia appena 1 ogni 1000 abitanti.

Approfondisci

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here