Mercoledì 17 aprile, il COREPER (Comitato dei rappresentanti permanenti) ha raggiunto un accordo in materia di raccomandazioni per l’istituzione della “Garanzia per i giovani”, attualmente in attesa di formale adozione da parte del Consiglio, volta a facilitare l’inserimento lavorativo dei giovani disoccupati o NEETs (Not in Education, Employment or Training). Queste Garanzie faranno in modo che tutti i giovani, fino a 25 anni, ricevano un’offerta di lavoro di qualità, istruzione continua, un apprendistato o un tirocinio nell’arco dei 4 mesi successivi alla fine del corso di istruzione formale.
La risoluzione sulla “Garanzia per i giovani” era stata adottata dal PE a gennaio, con 546 voti a favore, 96 contrari e 28 astensioni.
Le raccomandazioni, anche se non vincolanti, indicano una strada chiara agli Stati Membri, ovvero:
- i meccanismi di sostegno dovranno poggiare su alcune linee direttrici come l’utilizzo di partnership pubblico-private;
- l’azione dovrà concentrarsi sul primo stadio della disoccupazione;
- le misure attive a sostegno dell’inserimento nel mercato del lavoro dovranno essere promosse grazie all’utilizzo di fondi europei.
In base a questo impianto, la “garanzia europea per i giovani” ha a disposizione un budget dedicato che attinge sia dai fondi sociali e di coesione del bilancio Ue 2014-2020, sia dal budget creato ad hoc, per un totale di sei miliardi di euro destinati a quei Paesi dove il tasso di disoccupazione giovanile supera il 25% (Italia compresa). Il Coreper esorta ”gli stati membri ad applicare lo schema il prima possibile, preferibilmente dal 2014”.