Europarlamento: affrontare l’emergenza acqua

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àˆ necessario rinnovare le infrastrutture e le tecnologie per promuovere nell’UE un uso più efficiente dell’acqua e ridurne le perdite, ricorrendo anche ai Fondi strutturali, mentre la questione dell’acqua deve essere inserita in tutte le politiche dell’UE, secondo il Parlamento europeo.
Considerando che gli sprechi dovuti alle perdite di acqua nella rete di approvvigionamento pubblico nei centri urbani possono superare il 50%, l’Europarlamento invita le autorità   locali a migliorare le reti per la distribuzione dell’acqua divenute obsolete. Inoltre, gli eurodeputati sottolineano che si potrebbe risparmiare fino al 40% dell’acqua utilizzata nell’UE e, pertanto, chiedono misure concrete e incentivi finanziari per promuovere un uso dell’acqua maggiormente efficiente e sostenibile.
I deputati ritengono ad esempio che un sistema di etichettatura sul consumo d’acqua impiegato per la fabbricazione dei prodotti, come quello già   esistente per l’efficienza energetica, «costituirebbe uno strumento appropriato per un consumo idrico più sostenibile».
Anche i consumatori hanno un ruolo importante da svolgere per conseguire un uso sostenibile delle risorse idriche, osserva l’Europarlamento che invita pertanto l’UE a lanciare una campagna pubblica per sensibilizzare i cittadini sulla questione dell’acqua e per incoraggiarli a intraprendere azioni concrete. L’elaborazione di «un’efficace politica tariffaria» per le acque, che rispecchi il reale valore dell’acqua, potrebbe sensibilizzare i consumatori a un utilizzo più parsimonioso della stessa, sostiene l’Europarlamento, che sottolinea perಠcome l’acqua debba «restare un bene pubblico e un elemento fondamentale della sovranità   dei Paesi, accessibile a tutti a “prezzi sociali ed ambientali” equi», tenendo presente la situazione specifica di ogni Paese.
Fondamentale è poi il ruolo delle autorità   regionali e locali e delle organizzazioni della società   civile nelle campagne di sensibilizzazione e nell’organizzazione di attività   educative, sostengono gli eurodeputati, mentre la Commissione europea è invitata a promuovere lo scambio di buone prassi tra regioni, comuni e organizzazioni della società   civile in materia di risparmio idrico.

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