La Commissione europea, nel 2019, ha preso un importante impegno, con i suoi cittadini e con il pianeta: il Green Deal Europeo. Si tratta di un piano strategico con un obiettivo ambizioso, cioè rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2050. I progetti e le strategie proposte e attivate sono tantissime e includono diversi contesti di applicazione ed aree di intervento; uno di questi è l’agricoltura biologica.
Per valorizzare e riconoscere l’eccellenza nella catena di valore biologico, sono stati introdotti i Premi biologici dell’UE. Quest’anno si è tenuta la terza celebrazione di premiazione, a Bruxelles, il 23 settembre in occasione della Giornata europea del biologico. I premi in questione comprendono 7 categorie differenti e per questa edizione sono state inviate quasi 100 candidature da tutta l’Unione Europea; ecco gli 8 vincitori del 2024:
- Miglior agricoltore biologico (donna e uomo)
- Reinhild Frech-Emmelmann, Austria: ha fondato la ReinSaat GmbH, una fattoria biodinamica specializzata in semi biologici senza OGM che lavora con cooperative e aziende in ben 9 paesi.
- Benny Schöpf , Germania: è il principale coltivatore nella più grande cooperativa agricola solidale che lavora nella zona di Monaco fornendo a 2300 famiglie ortaggi biologici ogni settimana.
- Miglior città biologica
- BioStadt Bremen, Germania: seguendo il piano d’azione 2025, Brema sta lavorando per trasformare la ristorazione comunale di scuole, asili e ospedali al 100% biologica, ha promosso progetti comunitari e iniziative agricole innovative in cui i cittadini hanno un forte impatto.
- Miglior regione biologica
- Savo meridionale, Finlandia: dal 1983 ad oggi, nella regione si è consolidata una forte cultura biologica i cui punti forti sono la promozione di pratiche biologiche, la protezione della biodiversità e soprattutto una forte collaborazione tra autorità locali, ricercatori ed agricoltori.
- Miglior “bio-distretto” biologico
- Sörmland, Svezia: il distretto svedese include 2 regioni e 21 comuni nel sud del paese. Già pioniere del biologico dagli anni 40, oggi il 20% di terreni agricoli è biologico. Include fattorie, trasformatori alimentari, aziende agricole, mense pubbliche, ecc…
- Miglior PMI di trasformazione alimentare biologica.
- Gino Girolomoni Cooperativa Agricola, Italia: con 80 ettari di terreni biologici ed impianti a energia rinnovabile, questa cooperativa marchigiana segue la missione del suo fondatore, Gino Girolomoni, e produce ben 9 milioni di tonnellate di pasta biologica ogni anno con il grano degli agricoltori soci. Per la cooperativa la valorizzazione del territorio è fondamentale, per questo hanno anche creato la Fattoria didattica, un agriturismo e la ‘Fondazione seminare il futuro’.
- Miglior rivenditore di alimenti biologici
- SAiFRESC, Spagna: nella comunità valenciana, la SaiFRESC ha rivitalizzato l’agricoltura di nella Huerta de Valencia; produce 70 diversi prodotti biologici ed il 90% dei raccolti è venduto a livello locale, inoltre promuove un’economia circolare e propone laboratori educativi sull’agricoltura biologica.
- Miglior ristorante/servizio alimentare biologico
- Kalf & Hansen, Svezia: è una catena di ristoranti di cucina nordica al 100% biologica e stagionale. Le priorità dei suoi fondatori, padre e figlio, sono la sostenibilità, l’approvvigionamento locale, i prezzi accessibili e la collaborazione con i produttori locali.
È evidente che riconoscimenti come gli Eu Organic Awards rappresentano un grande incentivo per l’innovazione e la ricerca scientifica in Europa. Non solo vengono celebrati risultati eccezionali, ma servono anche da stimolo per l’impegno da parte di tutti gli Stati membri. Essere tra la lista dei vincitori offre una grande visibilità ai progetti e ai ricercatori creando opportunità per far conoscere iniziative che possono ispirare la cittadinanza europea, incoraggiando il dialogo e sensibilizzando la comunità intera.
Per approfondire:
European Commission-EU Organic Awards 2024