Diritto di prestito, anche Italia e Lussemburgo dinanzi alla Corte

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Il 16 gennaio, l’Italia e il Lussemburgo sono stati deferiti alla Corte di Giustizia europea per non essersi uniformati alla direttiva approvata nel 1992 che obbligava gli Stati membri a regolare la remunerazione degli autori dei libri e degli audiovisivi presenti nelle biblioteche ogni volta che questi vengono presi in prestito. Il pagamento, a secondo della soluzione attuata dal singolo Stato, puಠessere a carico del cittadino che usufruisce del servizio (come nel caso delle fotocopie) o della pubblica amministrazione. La libertà   e la gratuità   dell’accesso alla cultura sono perಠstate ritenute prevalenti sul diritto d’autore in molti Stati (Irlanda, Spagna, Portogallo, Italia, Lussemburgo) che non si sono uniformati o che, come l’Italia, hanno applicato la direttiva inserendo come eccezioni tutte le biblioteche pubbliche, di fatto annullandone l’effetto. I primi tre Paesi erano già   stati deferiti alla Corte nel dicembre 2004, mentre per Italia e Lussemburgo la Commissione aveva deciso di attendere.

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