Dal 15 giugno una frontiera in meno: addio al Roaming in UE

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Un’ulteriore frontiera che ostacolava lo sviluppo del mercato unico digitale e la libera circolazione delle persone all’interno dell’UE sarà abbattuta a partire dal 15 giugno 2017.

A partire da questa data i cittadini europei non verranno più appesantiti dai sovrapprezzi quando si utilizzerà il cellulare per chiamare e navigare all’interno dell’Unione Europea. Questa decisione porta con sè enormi vantaggi per chi si trova all’estero per piacere o per lavoro e a maggior ragione ha bisogno di reperire informazioni e comunicare.

E’ stato raggiunto il 1 febbraio l’accordo finale tra Commissione europea, Consiglio e Parlamento e gli operatori telefonici sulle tariffe all’ingrosso da applicare alle comunicazioni che avvengono tra paesi diversi dell’Unione Europea al fine di abolire i costi dovuti al roaming.

Fin dal 2007 la Commissione europea si è impegnata trovare un accordo che prevedesse maggiori tutele per i cittadini europei su questo fronte. Già dall’aprile del 2016 le tariffe erano state notevolmente abbassate.

L’intesa prevede

  • 3.2 centesimi di euro al minuto per le chiamate
  • 1 centesimi di euro per gli SMS
  • un riduzione in cinque anni per il traffico dati:
  • da €7.7 per GB (dal 15 giugno 2017) a €6 per GB (dal 1 gennaio 2018), €4.5 per GB (dal 1 gennaio 2019), €3.5 per GB (dal 1 gennaio 2020), €3 per GB (dal 1 gennaio 2021) and €2.5 per GB (dal 1 gennaio 2022).

«Era l’ultimo pezzo del puzzle. Dal 15 giugno, gli europei potranno viaggiare nella Ue senza tariffe roaming e gli operatori potranno continuare a competere per fornire le offerte più attraenti per i loro mercati nazionali», ha detto il commissario Andrus Ansip.

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