Da Kyoto a Parigi giorno per giorno: 29 Rivoluzione energetica americana

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In attesa dell’avvio a Parigi, il prossimo 30 novembre, della XXI Conferenza delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), la redazione APICE propone alcuni spunti sul tema dell’ambiente tratti da
Agenda sussidiario 2015-2016 “Passato, presente, ambiente”, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Cuneo, 2015.

Rivoluzione energetica americana.

A cura di Adriana Longoni

«La vera novità del XXI secolo è l’American Energy Revolution, ossia la rivoluzione energetica dello shale gas (gas da scisti bituminosi) e del tight oil (petrolio da scisti bituminosi) nel continente americano; rivoluzione che sta provocando l’immissione massiccia sul mercato di idrocarburi non convenzionali, spesso a prezzi competitivi».

Limes (21 maggio 2013)

«Nei prossimi decenni vedremo crescere in misura esponenziale, soprattutto nel continente americano, la quantità di quelli che vengono definiti idrocarburi non convenzionali, ovvero tight oil dagli USA, petrolio dalle sabbie bituminose del Canada, extra-heavy oil dal Venezuela e pre-salt oil dal Brasile». All’orizzonte 2040, grazie al progresso delle tecnologie estrattive, petrolio e gas non convenzionale potranno soddisfare il 65% della domanda mondiale di energia.

Limes (21 maggio 2013) e esso.it

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