COVID–19: si muove la cooperazione internazionale europea

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Nella sua risposta alla crisi del Coronavirus, l’Unione Europea ha messo in primo piano la cooperazione internazionale.

Diversi sono gli esempi di questo impegno dell’Unione.

  • In primo luogo, un accordo tra la presidente von der Leyen e il primo ministro cinese Li Keqiang ha permesso l’arrivo di una fornitura di materiale di protezione, che è stata donata dalla Cina all’Unione europea. L’aereo, atterrato dalla Cina, ha consegnato all’Italia 2 milioni di mascherine chirurgiche, 200 000 mascherine N95 e 50 000 kit di analisi. Il Centro europeo di coordinamento della risposta alle emergenze ha coordinato la distribuzione in Italia. “Siamo grati per il sostegno della Cina e, come dichiarato dalla presidente von der Leyen, nel momento del bisogno serve aiuto reciproco. L’UE e la Cina lavorano insieme sin dall’inizio della pandemia di coronavirus. A febbraio l’UE aveva già consegnato 56 tonnellate di attrezzature alla Cina”, questo è stato il commento di Janez Lenarčič, Commissario per la Gestione delle crisi.
  • In secondo luogo, l’Unione Europea ha fornito un altro tipo di aiuto all’Italia, attraverso l’invio di un’équipe di medici e infermieri, provenienti dalla Romania e dalla Norvegia. Questa squadra, mobilitata tramite il meccanismo di protezione civile dell’UE, è stata inviata direttamente a Milano e Bergamo, per aiutare il personale medico ed infermieristico italiano nella lotta contro il virus. La Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Questi infermieri e medici, che hanno lasciato le loro famiglie per aiutare i colleghi in altri Stati membri, rappresentano il vero volto della solidarietà europea. Tutta l’Europa è fiera di voi”. Inoltre, attraverso lo stesso meccanismo, l’Austria ha messo a disposizione dell’Italia oltre 3 000 litri di disinfettante.
  • Infine, diversi Stati membri dell’UE hanno inviato all’Italia dispositivi di protezione come mascherine, tute e ventilatori e hanno anche trasportato verso i propri paesi pazienti italiani per curarli. 

Tutti questi interventi, oltre ad essere stati coordinati dal Commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, sono stati gestiti dall’ ERCC (“Il centro di coordinamento della risposta alle emergenze”), che è il fulcro del meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea e che coordina le forniture e i meccanismi di assistenza ai paesi colpiti da catastrofi.

Per ulteriori informazioni: i medici UE in Italia, gli aiuti cinesi all’UE

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