Covid-19: nuovi provvedimenti dalle istituzioni UE

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In primo piano le misure e le proposte della Commissione Europea

L’Unione Europea e le sue istituzioni hanno attivato nuove misure per contrastare l’epidemia di Covid-19 che ha colpito tutti i 27 Paesi membri.

La Commissione europea coordinerà ulteriormente le azioni degli Stati membri, attraverso la realizzazione di video-conferenze quotidiane con i Ministri degli Interni e della Salute dei 27 Paesi e la creazione di un’equipe plurinazionale di epidemiologi avente il compito di fornire linee guida uniformi a livello europeo; monitorerà, inoltre, la produzione e la distribuzione degli strumenti protettivi e delle forniture sanitarie

Sul fronte della ricerca, la Commissione ha recentemente incrementato la dotazione ad hoc proveniente dal programma Horizon 2020. Complessivamente, 47,5 milioni di Euro sono stati messi a disposizione dei 17 progetti provenienti dai 136 gruppi di ricerca provenienti da tutta Europa che hanno risposto alla manifestazione di interesse lanciata il 30 gennaio. I progetti sono finalizzati: allo sviluppo di nuovi vaccini; alla realizzazione di test diagnostici rapidi da eseguire presso i punti di assistenza; all’identificazione delle molecole utili a contrastare gli effetti del virus e al conseguente sviluppo di trattamenti adeguati; all’implemento dei sistemi di monitoraggio e coordinamento degli apparati sanitari nazionali.

La Commissione ha inoltre dato vita ad un bando ad hoc per start-up innovative e PMI in grado di contribuire alle azioni di contrasto all’epidemia nelle fasi di trattamento, rilevamento o monitoraggio della diffusione. Lo stanziamento complessivo ammonta a 164 milioni di Euro. 

Per quanto concerne le ricadute economiche, la Commissione ha proposto l’adozione di un’”Iniziativa di investimento in risposta al Coronavirus”, dotata di un budget da 25 miliardi di Euro e diretta a finanziare progetti e sovvenzioni rivolte ai sistemi sanitari, alle PMI, e ai settori economici più esposti al contraccolpo delle conseguenze dell’epidemia. Verranno inoltre introdotte importanti deroghe all’attuale normativa sugli aiuti di stato, consentendone l’erogazione alle aziende in difficoltà; infine, si farà pienamente ricorso ai margini di flessibilità previsti dal patto di stabilità.

Anche il Parlamento europeo ha affrontato il tema del Covid-19 nel corso della plenaria recentemente conclusasi. Oltre a manifestare la propria vicinanza nei confronti delle persone che hanno contratto il virus e nei confronti del personale sanitario, impegnato in prima linea nella gestione dell’emergenza, i deputati hanno sottolineato la necessità di incrementare le risorse stanziate per la ricerca, nonché l’importanza della solidarietà tra i Paesi dell’unione in simili circostanze. Alcuni deputati hanno inoltre richiesto l’adozione di misure uniformi a livello europeo sia in tema di valutazione del rischio che in materia di accesso allo spazio Schengen.

Sulla gestione dell’epidemia di Covid-19 si è altresì pronunciato il Comitato delle Regioni, lamentando l’insufficienza delle attrezzature sanitarie disponibili e le difficoltà nel far fronte ai timori della popolazione in un contesto sanitario e normativo in continua evoluzione.
Per approfondire: i nuovi fondi per la ricerca, il bando per le start-up, le altre misure di contrasto all’epidemia, il portale sulla risposta coordinata europea al Covid-19, l’appello alla solidarietà dei deputati dell’europarlamento, il confronto tra gli enti locali

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