Consiglio europeo: UE attiva nella governance globale

1495

«Combattere la crisi economica e finanziaria mondiale è una delle sfide più importanti che l’UE abbia mai affrontato. Insieme, l’UE puಠportare il suo settore finanziario su base stabile, far sì che il credito torni a fluire verso l’economia reale e tutelare i cittadini dai colpi più rudi della crisi» si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo di primavera.
Secondo i capi di Stato e di governo dei 27, «si sono compiuti progressi sensibili» nella realizzazione del Piano europeo di ripresa economica adottato nel dicembre 2008, tuttavia occorre tempo prima che gli effetti positivi si facciano sentire nell’economia, anche se c’è fiducia nel fatto che lo sforzo finanziario di oltre 400 miliardi di euro (intorno al 3,3% del PIL dell’UE) genererà   nuovi investimenti, stimolerà   la domanda, creerà   posti di lavoro e aiuterà   l’UE a passare a un’economia a bassa emissione di CO2.
Il Consiglio europeo ha poi sottolineato che la stabilità   macrofinanziaria «è un elemento essenziale della resilienza dell’economia europea nel suo insieme». Confermando il «valore fondamentale» della solidarietà   tra Stati membri, il Consiglio europeo ha invitato la Commissione e il Consiglio a prendere le misure necessarie per «esser pronti, se occorre, a reagire caso per caso, sulla base di tutti gli strumenti disponibili e ove appropriato in stretto coordinamento con le istituzioni finanziarie internazionali». Per questo ha accolto con favore l’intenzione della Commissione di presentare una proposta di raddoppio del massimale del meccanismo di sostegno dell’UE per l’aiuto alla bilancia dei pagamenti dei Paesi in difficoltà   (soprattutto alcuni nuovi Stati membri dell’est) fino a 50 miliardi di euro.
Tra le priorità   individuate dal Consiglio europeo per contrastare la crisi economica e occupazionale: eliminare le barriere impedendo di crearne nuove e conseguire un mercato interno pienamente operativo; ridurre ulteriormente gli oneri amministrativi, migliorare le condizioni quadro per il settore industriale e per le imprese, con particolare attenzione alle PMI e all’innovazione; incoraggiare il partenariato tra imprese, ricerca, istruzione e formazione e potenziare e migliorare la qualità   degli investimenti nella ricerca, nella conoscenza e nell’istruzione. Secondo il Consiglio, «basarsi sulla solidarietà   e consentire ai sistemi di protezione sociale di svolgere pienamente il loro ruolo di stabilizzatori automatici è essenziale per ripristinare e rafforzare la fiducia e contribuire ad aprire la strada alla ripresa».
In un testo allegato alle conclusioni del Consiglio è poi dato ampio spazio al ruolo che l’UE intende avere nel prossimo G20 di Londra e più in generale nella riforma della governance globale. Il primo impegno concreto preso dall’UE riguarda «un sostegno temporaneo e celere» alla capacità   di prestito del Fondo Monetario internazionale (FMI) in forma di prestito per un importo totale di 75 miliardi di euro, «affinchà© possa offrire un aiuto rapido e flessibile ai suoi membri in caso di difficoltà  ».
D’altro canto, perà², l’UE propone di riformare il FMI, «affinchà© rispecchi più adeguatamente il peso economico relativo nell’economia mondiale», e di riesaminare il processo di selezione dell’alta dirigenza delle istituzioni finanziarie internazionali, «rendendola più trasparente e fondata sui meriti. Il Consiglio sottoporrà   poi al Vertice di Londra la proposta di adottare una Carta mondiale dell’attività   economica sostenibile, «quale primo passo verso una serie di norme di governance mondiale».

Approfondisci

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here