Alla vigilia di due importanti Vertici internazionali che l’UE terrà nei prossimi giorni con Cina e India, Eurostat ha pubblicato uno studio da cui emerge che negli ultimi 6 anni le relazioni commerciali europee sono aumentate del 150% con la Cina e dell’80% con l’India.
La Cina, che era il quarto partner commerciale dell’UE nel 2000, è dal 2003 seconda solo agli USA, mentre l’India è salita in pochi anni dal diciassettesimo al nono posto.
Tra il 2000 e il 2006, le esportazioni dell’UE verso la Cina sono salite da 26 a 64 miliardi di euro, mentre le importazioni sono passate da 75 a 195 miliardi, così la Cina copre oggi il 6% delle esportazioni europee e il 14% delle importazioni. Intanto il deficit commerciale dell’UE con la Cina è salito dai 49 miliardi di euro del 2000 ai 131 miliardi del 2006 ed è destinato a salire ulteriormente nel 2007 (si stima fino a 170 miliardi); un deficit che riguarda tutti gli Stati membri dell’UE, soprattutto Paesi Bassi (-28 miliardi), Regno Unito (-24 miliardi), Germania (-16 miliardi) e Italia (-12 miliardi). Uno squilibrio che crea non poche tensioni, soprattutto per il diffuso problema della contraffazione e per la sottovalutazione della moneta cinese. Sul fronte dell’export europeo in Cina, i primi Paesi esportatori nel 2006 sono stati la Germania (43% del totale), la Francia (13%) e l’Italia (9%), mentre la Germania (con il 22% del totale UE) è anche il primo importatore europeo dalla potenza economica cinese, seguita da Paesi Bassi (16%) e Regno Unito (15%). In generale, oltre la metà delle esportazioni europee in Cina riguardano macchinari e veicoli, in misura minore (un quinto) articoli manufatti: questi due gruppi di beni costituiscono invece il 95% delle importazioni europee dalla Cina.
Di minor entità ma comunque rilevante e soprattutto in costante crescita il volume degli scambi europei con l’India: le esportazioni sono passate da 14 a 25 miliardi di euro nel periodo 2000-2006, le importazioni da 13 a 23 miliardi, con un deficit commerciale raddoppiato che si attesta sui 2 miliardi di euro. L’India è protagonista del 2,1% delle esportazioni europee e dell’1,7% delle importazioni. I principali esportatori europei sono la Germania (26%) il Belgio (19%) e il Regno Unito (16%), Paese quest’ultimo che è anche il primo importatore europeo dall’India (20%), seguito da Germania (17%), Belgio e Italia (13%).
Negli incontri tra l’UE e le due potenze economiche emergenti, soprattutto con la Cina, dovrebbero essere affrontate anche questioni rilevanti quali la concorrenza sleale, la salvaguardia dei diritti umani e la necessità di una migliore tutela ambientale nell’ambito del forte processo di crescita e sviluppo economico.
Approfondisci