Bilancio: Europarlamento favorevole alla moderazione

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Il Parlamento Europeo ha dato le indicazioni per il bilancio 2011 dell’UE, chiedendo più investimenti per ricerca, innovazione, istruzione ed energia, l’apertura di negoziati su nuove fonti di finanziamento per l’UE e fondi sufficienti per le nuove responsabilità   derivate dal Trattato di Lisbona.
L’Europarlamento ha proposto un aumento in stanziamenti d’impegno dello 0,8% rispetto al bilancio 2010, mostrando così di comprendere la forte pressione attuale sui bilanci nazionali e interrompendo la pratica ventennale di chiedere un bilancio più ricco di quello proposto dalla Commissione.
I deputati hanno quindi concordato un bilancio totale di circa 130,14 miliardi di euro in pagamenti e 142,65 miliardi di euro in stanziamenti d’impegno; la Commissione Europea aveva proposto nel primo caso la stessa quota e leggermente inferiore la seconda (142,57 miliardi); il Consiglio dell’UE, invece, vorrebbe portare tali cifre rispettivamente a 126,53 miliardi e 141,78 miliardi.
Il Parlamento Europeo ha reso noto di comprendere le preoccupazioni espresse da alcune delegazioni in seno al Consiglio, secondo cui «le pressioni sui bilanci degli Stati membri sono particolarmente forti per l’esercizio 2011 ed è quanto mai necessario realizzare risparmi». Tuttavia, gli eurodeputati ritengono che «le riduzioni arbitrarie degli stanziamenti di pagamento non siano compatibili con una sana gestione finanziaria» e che «le riduzioni arbitrarie degli stanziamenti d’impegno compromettano l’attuazione delle politiche e dei programmi dell’Unione già   adottati».
L’Europarlamento ha poi chiesto di aprire un dibattito col Consiglio su possibili nuove fonti di finanziamento per il bilancio comunitario, sottolineando che questo elemento «costituisce parte integrante dell’accordo globale sul bilancio 2011». Inoltre, i deputati europei invitano il Consiglio e la Commissione a «adottare meccanismi per agevolare lo storno di stanziamenti inutilizzati, in particolare nel contesto della revisione del regolamento “finanziario”, poichà© finora i fondi non spesi sono rimborsati agi Stati membri alla fine dell’anno».
Il Consiglio e il Parlamento hanno iniziato la procedura di conciliazione al fine di accordarsi su un testo comune, così il bilancio definitivo dell’UE dovrebbe essere approvato a metà   novembre.

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