Bilancio 2014: la Commissione Bilancio del PE ribalta l’impostazione del Consiglio

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La proposta del Consiglio, che ipotizzava tagli agli investimenti utili a promuovere la crescita economica e a favorire l’occupazione, è stata annullata dagli europarlamentari della Commissione Bilancio che hanno ribaltato, con una serie di votazioni avvenute il 2 e il 3 ottobre, l’impostazione dei Governi sul budget 2014.

In alcune aree vitali per la ripresa economica, come la ricerca, l’imprenditoria e l’occupazione, la Commissione Bilancio ha dunque proposto di non accogliere la richiesta di tagli promossa lo scorso luglio dal Consiglio.

Ridotto invece in modo piuttosto sostanzioso il budget destinato alle spese amministrative per il Parlamento europeo (1,764 miliardi di euro) e tagliato le spese per i viaggi dei parlamentari.

Il Consiglio aveva ridotto il budget proposto dalla Commissione di circa 240 milioni di euro in cifre “impegnate” e di 1,06 miliardi di euro in “pagamenti”, limitandoli rispettivamente a 141,8 e 134,8 miliardi di euro.

L’Assemblea e la Commissione Bilancio hanno anche stravolto la portata dei tagli proposti dal Consiglio in materia di politiche internazionali, come quelle per gli aiuti umanitari alle popolazioni mediorientali e ai rifugiati, proponendo il reintegro dello stanziamento di 250 milioni di euro e lo stanziamento di fondi addizionali per alcune situazioni particolarmente critiche, come quella siriana.

Il voto all’assemblea plenaria sul budget 2014 è previsto per il prossimo 23 ottobre. Se la conciliazione produrrà un accordo, questo sarà portato al voto finale della plenaria nel corso della sessione di novembre.

Nel frattempo, il Parlamento è in attesa del sì definitivo dei governi al versamento dei 3,9 miliardi richiesti dalla Commissione europea per onorare le fatture in sospeso nel 2013, condizione “indispensabile” per approvare il bilancio pluriennale 2014-2020.

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