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Adriana Longoni

Adriana Longoni
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Tra i fondatori di APICE e a lungo vicepresidente, ha lavorato per molti anni nelle Istituzioni europee coordinando i progetti nell'ambito della cooperazione allo sviluppo e della politica di vicinato, in Guinea Conakry prima e in Caucaso poi. Gestisce l’Antenna di Bruxelles dell’Associazione.
Foto di Michael Jerrard su Unsplash

Il ruolo della Turchia in un Medio Oriente a pezzi

Mentre Israele prosegue nella distruzione di Gaza, massacrandone la popolazione, con l’obiettivo di occupare la Striscia da Nord a Sud, di annientare, con illusoria...
Pablo Valadares/Câmara dos Deputados, CC BY 3.0 , via Wikimedia Commons

Addio al Presidente uruguaiano “Pepe, il Presidente più povero al mondo”

Se ne è andato in punta di piedi a 89 anni Pepe Mujica, ex Presidente dell’Uruguay dal 2010 al 2015, lasciando un’eredità di pensiero e di lotta poco comuni per un Presidente.
Виктор В, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Un Medio Oriente a pezzi in grande movimento

Intorno al sistematico massacro dei Palestinesi a Gaza da parte di Israele, che sia con i bombardamenti dell’esercito o con il divieto di lasciar...
Robert Schuman. Copyright: European Communities, 1958, Source: EC - Audiovisual Service

9 maggio 2025, a 75 anni dalla Dichiarazione Schuman

Eravamo abituati, anno dopo anno, a ricordare la data del nove maggio come un’eredità del passato, imperniata su quella Dichiarazione di Schuman, fatta nel 1950 e ispirata da Jean Monnet, allora Ministro degli Esteri francese, che aveva gettato le basi della lunga costruzione europea. 
India-Pakistan Border at Night, ISS Expedition 45 crew, Public domain, via Wikimedia Commons

India-Pakistan, quando due Stati con l’atomica si fanno la guerra 

India e Pakistan, due Paesi a debita distanza dall’Europa, con relazioni alquanto tese nella regione contesa del Kashmir, sono tornati sotto i riflettori per le loro tensioni che risalgono al tramonto dell’Impero britannico e alla loro indipendenza nel 1947. 
Daniel Torok, Public domain, via Wikimedia Commons

Trump e la geopolitica degli “Stretti” e delle terre rare

Sono ormai trascorsi i primi cento giorni della nuova Amministrazione Trump e il mondo si ritrova ad affrontare cambiamenti e nuove prospettive geopolitiche dai...
Aris Katsaris, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

Dialogo Iran – Stati Uniti, tentativi di accordo sotto pressione

Le relazioni diplomatiche fra Stati Uniti e Iran si erano interrotte nel lontano 1980, con il rilascio di ostaggi sequestrati per più di 400 giorni nell’Ambasciata USA di Teheran. E’ stato l’evento che più ha condizionato i rapporti tra Stati Uniti e Iran, iniziato pochi mesi dopo la Rivoluzione islamica guidata dall’ayatollah Khomeini nel 1979. 
Foto di ErikaWittlieb da Pixabay

Israele e la guerra in Medio Oriente, una nuova fase in prospettiva

E’ finita quella fragile tregua che aveva permesso il rilascio di alcuni ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas nonché qualche briciola di calma al popolo di Gaza, sotto il fuoco ormai da quel 7 ottobre 2023.
Foto di Saw Wunna su Unsplash

Terremoto e guerra sconvolgono Myanmar, (Birmania)

Il mondo soffre non solo per le guerre e i conflitti in corso e che non trovano la via della pace, ma anche per le catastrofi naturali che colpiscono intere regioni con danni umani e materiali di grandi dimensioni. Particolarmente disastrosa è la situazione quando conflitti e catastrofi si incrociano e portano le distruzioni a livelli intollerabili per le popolazioni.
Foto di Michael Jerrard su Unsplash

Quando la Turchia scende in piazza

Il 24 marzo scorso, il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu è stato arrestato e portato nella prigione di Silivri, alla periferia della città. Accusato di corruzione e di altri delitti, il sindaco di Istanbul rappresenta il principale rivale politico del presidente Erdogan e per questo suo bersaglio preferito.
Foto di David Peterson da Pixabay

Serbia in piazza, tra proteste, corruzione e prospettive di adesione all’UE

E’ dallo scorso novembre che gli studenti e gran parte della popolazione della Serbia hanno dato il via a ingenti manifestazioni in tutto il Paese per denunciare la corruzione che si annida pericolosamente nelle pieghe di un Governo autoritario, guidato dal 2017 dal Presidente Vucic e dal suo Partito, il Partito progressista serbo. Sono manifestazioni che si estendono sempre più nel Paese e la cui portata non si era più vista dai tempi delle manifestazioni contro Milosevic nel 2000.
Foto di Beverly Lussier da Pixabay

Ucraina: primi colloqui con gli Stati Uniti in Arabia Saudita

Risuonano ancora nelle nostre incredule orecchie i toni minacciosi e inaccettabili usati da Donald Trump nei confronti del Presidente ucraino nello studio ovale di Washington alla fine di febbraio. Si trattava di un primo dialogo sulla prospettiva di un cessate il fuoco fra Ucraina e Russia, dialogo rivelatosi intriso di accuse volgari e lontane dalla realtà per uno Zelensky stanco di tre anni di guerra, umiliato non solo in quanto Presidente accusato di non volere la pace, ma anche come rappresentante di un popolo che ha resistito con fierezza e coraggio all’aggressione sempre in corso  del  Cremlino.
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Il quadrante mediorientale, l’altra miccia accesa del mondo

La giusta attenzione, oggi prevalentemente concentrata sul conflitto in Ucraina, non deve occultare un’altra area di conflitti in corso o potenziali, quale quella mediorientale, dove la tensione tra Israele e i Paesi e territori limitrofi non accenna a raffreddarsi. Se l’epicentro resta al momento l’ irrisolto conflitto israelo-palestinese, ulteriormente alimentato da Israele con i suoi interventi in Cisgiordania, non va dimenticato quanto sta accadendo nei dintorni, dalla Siria all’Iran fino alla Turchia di Erdogan.
Foto di Library of Congress su Unsplash

Con Donald Trump, un mondo al buio alla ricerca di un futuro

Sono trascorse solo poche settimane dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e già i primi avvertimenti e decisioni del Presidente degli Stati Uniti fanno tremare il mondo e la sua architettura di rispetto del diritto internazionale e di garanzie di dialogo multilaterale.
Aerra Carnicom, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Repubblica Democratica del Congo, nuovi capitoli di guerra

Se dovessimo oggi descrivere un ulteriore e nuovo inferno su terra, punteremmo gli occhi sulla parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC), un grande Paese con più di cento milioni di abitanti nel cuore dell’Africa e in particolare in quella regione dei Grandi Laghi, del Nord Kivu. 
Photographer: Dati Bendo European Union, 2025 Please check our Copyright Section - Additional restrictions might apply Source: EC - Audiovisual Service

A Davos si è discusso del futuro del mondo, tra sfide globali e crescenti...

E’ dal 1970 che il piccolo paese di Davos, nascosto fra le pieghe delle Alpi svizzere, diventa per alcuni giorni di gennaio il punto...
Foto di Tristan Sosteric su Unsplash

La fragile tregua in Medio Oriente fra Israele e Hamas

E’ con il fiato sospeso fino all’ultimo momento che la tregua fra Israele e Hamas è entrata in vigore il 19 gennaio scorso, dopo...

Africa che verrà, un continente in movimento, nell’ombra dei riflettori

Con i riflettori dell’attualità sempre puntati sulle due sanguinose guerre in Ucraina e in Medio Oriente, rimangono spesso nell’ombra altri conflitti, certamente lontani dalle...

Lo scacchiere mediorientale sempre più in movimento

Il 2024 si è concluso con l’apertura di un nuovo fronte di guerra in Medio Oriente. Dal 7 ottobre 2023 infatti con il terribile...
Foto di Markus Spiske su Unsplash

2024, anno di elezioni e di guerre

Siamo giunti alla fine dell’anno e, come sempre, si presenta il tempo dei bilanci e delle prospettive per l’anno che verrà. Tempi tuttavia inquieti che segnano i cambiamenti in corso in questo nostro mondo in pieno movimento.

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