Antonio Megalizzi, uno di noi

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È morto a 28 anni, Antonio, giornalista volontario con la passione dell’Europa. È stato ucciso da un terrorista a Strasburgo, cuore dell’Unione Europea, sede del suo Parlamento, l’Istituzione comunitaria garante della democrazia e simbolo di pace.
Antonio era di Trento, veniva da una terra di frontiera e proprio per questo sapeva quanto fosse fragile la pace nell’Europa dei nazionalismi, quella riscattata dal progetto di un’Unione tra popoli e culture diverse.
Antonio voleva vedere l’Unione da vicino per raccontarla a chi quel progetto condivideva e a chi le era ostile anche perché non la conosceva.
Antonio era uno di noi, coetaneo della maggior parte dei volontari di APICE, animati dalla comune passione di capire e raccontare il sogno di un’Europa di pace, quella minacciata dentro e fuori da estremismi irresponsabili, quando non criminali.
Antonio se n’è andato una giorno di dicembre mentre il Parlamento esercitava il suo ruolo di protagonista della vita democratica europea e mentre lui a Strasburgo era andato a esercitare la sua passione di cittadinanza attiva.
Se n’è andato uno di noi che non abbiamo avuto la fortuna di conoscere, anche se camminavamo insieme nella stessa direzione. Un cammino nel quale proseguiremo con ancora più convinzione. Grazie a te e con te.

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