La Commissione europea ha inviato al governo italiano una lettera di messa in mora, primo passo della procedura di infrazione, in cui si chiedono chiarimenti su alcuni punti della riforma del sistema televisivo («legge Gasparri») sospettati di non essere compatibili con le regole europee sulla concorrenza, in particolare per i «vantaggi ingiustificati» che attribuisce agli operatori già esistenti nel passaggio dal sistema analogico a quello digitale. I nuovi potenziali operatori troverebbero secondo la Commissione «ingiustificate restrizioni» nello sperimentare nuove tecnologie e nel creare dei propri network digitali. L’Italia ha adesso due mesi di tempo per rispondere alle richieste della Commissione
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