L’Unione investe di più in R&S, ma l’Italia rimane tra i Paesi meno competitivi

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Nel 2024 l’Unione Europea ha registrato un nuovo aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo (R&S), raggiungendo 403,1 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 389,2 miliardi del 2023. Dal 2014 la spesa europea è aumentata di oltre il 60%, confermando l’attenzione dell’UE verso innovazione e transizione tecnologica.

L’intensità di Ricerca e Sviluppo – la quota di spesa rispetto al PIL – si è mantenuta stabile al 2,2%, solo leggermente superiore ai livelli di dieci anni fa. Soltanto sei Paesi hanno raggiunto l’obiettivo del 3% fissato dall’UE: Svezia, Belgio, Austria, Finlandia, Germania e Danimarca. All’estremo opposto restano Stati con investimenti molto bassi, come Romania, Malta e Cipro.

L’Italia, secondo i dati più recenti, ha investito nel 2023 29,4 miliardi di euro in R&S, con un’intensità pari all’1,37% del PIL, tra le più basse dell’Unione. Le stime per il 2024 la collocano attorno all’1,38%, confermando un divario persistente rispetto alla media UE e agli Stati più avanzati.

A livello europeo, il settore privato continua a rappresentare il principale motore della ricerca, con il 66,5% della spesa totale, seguito da università (21,4%), settore pubblico (10,8%) e privato non profit (1,3%).

Nel complesso, l’UE rafforza la propria capacità di ricerca, mentre per l’Italia emerge la necessità di investimenti più consistenti per colmare il gap tecnologico e sostenere la competitività futura.

Per saperne di più: EU spending on R&D exceeded €403 billion in 2024 UE: EUROSTAT, +3,6% ANNUO SPESA PER R&S A 403,1 MLD IN 2024Istat, nel 2023 spesi per ricerca e sviluppo 29,4 miliardi (2)  

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