Green Deal: accordo su un regolamento per combattere la deforestazione e il degrado forestale mondiali causati dalla produzione e dal consumo dell’UE

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Martedì 6 dicembre la Commissione europea, tramite un comunicato stampa, ha accolto con favore l’accordo politico provvisorio appena raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio in merito a un regolamento UE su catene di approvvigionamento “a deforestazione zero”. La deforestazione e il degrado forestale incidono fortemente sui cambiamenti climatici e sulla perdita di biodiversità, le due maggiori sfide ambientali della nostra epoca. Una volta adottata e applicata, la nuova legge garantirà che una serie di beni fondamentali immessi sul mercato dell’UE non contribuirà più alla deforestazione e al degrado forestale nel territorio europeo e nel resto del mondo.

Poiché l’UE è una delle principali economie e consumatore di questi prodotti, questo passo contribuirà a fermare una quota significativa della deforestazione globale e del degrado forestale, riducendo a sua volta le emissioni di gas a effetto serra e la perdita di biodiversità. Tale importante accordo arriva poco prima dell’inizio della fondamentale Conferenza sulla Biodiversità (COP15) dove saranno definiti gli obiettivi di protezione della natura per i decenni a venire. Quando le nuove norme entreranno in vigore, tutte le aziende interessate dovranno condurre una rigorosa due diligence se immettono sul mercato dell’UE o esportano da esso: olio di palma, bovini, soia, caffè, cacao, legname e gomma, nonché prodotti derivati (come manzo, mobili o cioccolato).

Questi prodotti sono stati scelti sulla base di un’approfondita valutazione d’impatto che li identifica come il principale motore della deforestazione dovuta all’espansione agricola. Toccherà ora al Parlamento europeo e al Consiglio adottare formalmente il nuovo regolamento prima che possa entrare in vigore. Una volta che ciò sarà avvenuto, operatori e commercianti avranno 18 mesi di tempo per recepire le nuove regole. Le micro e piccole imprese beneficeranno di un periodo di adattamento più lungo, nonché di altre disposizioni specifiche.

Per approfondire: il comunicato della Commissione europea

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