Iniziative per la solidarietà   tra generazioni nell’UE

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Il progressivo invecchiamento della popolazione dell’UE puಠcostituire «un pesante fardello per le nuove generazioni» sostiene una risoluzione del Parlamento Europeo che propone dunque alcune iniziative al fine di migliorare la solidarietà   tra generazioni.
Gli eurodeputati ritengono necessario soprattutto aumentare il livello di occupazione di giovani e meno giovani nell’UE, al fine di alleviare l’onere finanziario dei sistemi previdenziali e dei fondi pensione: di fronte all’elevato livello di disoccupazione «l’accesso al lavoro dovrebbe essere al centro del processo decisionale intergenerazionale tra giovani e anziani» dichiara la risoluzione.
Secondo le stime della Commissione Europea, sottolinea l’Europarlamento, i cambiamenti demografici in corso «potrebbero modificare in profondità   la struttura della popolazione e la piramide delle età  »: il numero dei giovani di età   compresa fra 0 e 14 anni passerebbe da 100 milioni (indice 1975) a 66 milioni nel 2050; la popolazione in età   lavorativa raggiungerebbe i 331 milioni verso il 2010 per poi diminuire costantemente (circa 268 milioni nel 2050), a fronte di un aumento della speranza di vita di 6 anni per gli uomini e di 5 anni per le donne nel periodo 2004-2050, il numero degli anziani di oltre 80 anni passerebbe dal 4,1% nel 2005 all’11,4% nel 2050; la proporzione di persone con più di 60 anni nell’UE conoscerà   un aumento senza precedenti, il cui picco massimo sarà   registrato tra il 2015 e il 2035 allorchà© 2 milioni di persone ogni anno aumenteranno questo gruppo di popolazione.
A fronte di tali stime, il Parlamento Europeo ritiene che «giustizia e solidarietà   fra le generazioni siano sinonimi» e definisce la giustizia intergenerazionale come «la ripartizione equilibrata, ragionevole e consapevole delle necessità   e degli oneri fra le generazioni, e la solidarietà  , in generale, come uno dei valori fondamentali della cooperazione europea».
Per questo avanza alcune proposte di iniziative. La prima, denominata “Garanzia europea per la gioventù”, dovrebbe permettere di offrire ai giovani, dopo un periodo di disoccupazione di non oltre quattro mesi, un posto di lavoro, di apprendistato, di formazione supplementare o una combinazione di lavoro e formazione. La seconda propone invece a Commissione e Stati membri un “Patto europeo 50plus”, al fine di assicurare la piena occupazione fra la popolazione di oltre 50 anni di età   e un tasso di occupazione minimo del 55%, sopprimere gli incentivi finanziari al pensionamento anticipato, lottare contro la discriminazione basata sull’età   e sviluppare incentivi ai lavoratori oltre i 60 anni perchà© restino sul mercato del lavoro. Un’altra iniziativa, denominata «AGE-Management», chiede agli Stati membri di incoraggiare le imprese a introdurre strategie di gestione dell’età   che potenzino la loro competitività   sfruttando l’esperienza e le specifiche qualità   dei lavoratori anziani, mentre suggerisce alle parti sociali, ai datori di lavoro e agli Stati membri di garantire ai lavoratori ultracinquantenni la possibilità   di beneficiare di promozioni professionali fino al termine della loro vita attiva. L’iniziativa «Tandem delle generazioni» chiede poi iniziative concrete per promuovere «squadre intergenerazionali nel processo lavorativo» e suggerisce di appoggiare questo tipo di imprese e di premiare i progetti migliori, «dimostrando così che l’interazione tra le generazioni accresce la competitività   e permette una crescita più armoniosa». Altre iniziative proposte riguardano «Una pensione dignitosa» e il diritto a «Invecchiare attivamente», per promuovere la dignità  , la salute e la qualità   della vita degli anziani e la loro autonomia, nonchà© permettere loro la parità   di accesso all’assistenza sanitaria indipendentemente dal reddito.
L’Europarlamento chiede infine alla Commissione di presentare una proposta per il 2012 come «Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della Solidarietà   fra le generazioni», per sottolineare il contributo che gli anziani apportano alla società  .

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