Resta elevata la disoccupazione nell’UE

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Sono oltre 23 milioni i disoccupati nei 27 Paesi dell’UE, quasi 16 milioni dei quali risiedono nei 16 Stati della zona euro, con un tasso medio rilevato in settembre del 10,1% nell’UE e del 9,6% nell’area dell’euro.
Come riporta l’Ufficio statistico dell’UE, Eurostat, rispetto a un anno fa (settembre 2009) il numero di disoccupati è aumentato di 656.000 unità   nell’intera UE e di 424.000 nella zona euro, mentre l’aumento tra agosto e settembre è stato di 71.000 nell’UE-27 e di 67.000 nell’UEM-16.
Anche a settembre il tasso generale di disoccupazione più basso è stato registrato nei Paesi Bassi (4,4%) e in Austria (4,5%), i più elevati invece hanno riguardato la Spagna (20,8%), la Lettonia (19,4%), l’Estonia (18,6%) e la Lituania (18,2%). Per l’Italia Eurostat rileva un tasso generale dell’8,3%.
Se raffrontati al settembre 2009, i tassi di disoccupazione sono aumentati in 19 Paesi dell’UE, rimasti stabili in uno e diminuiti in 7. Le diminuzioni più significative sono state rilevate a Malta (dal 7,2% al 6,2%), in Germania (dal 7,6% al 6,7%) e in Austria (dal 5,1% al 4,5%), mentre gli aumenti principali hanno riguardato l’Estonia (dal 13,4% al 18,6%), la Lituania (dal 13,5% al 18,2%) e la Grecia (dal 9,2% al 12,2%).
A fronte di un andamento più o meno stabile del tasso di disoccupazione maschile (passato in un anno dal 9,8% al 9,9% nell’area euro e rimasto invariato al 9,5% nell’UE-27), è invece aumentata nell’ultimo anno la disoccupazione femminile: dal 9,9% al 10,3% nei Paesi dell’euro e dal 9,1% al 9,6% nell’intera UE. Resta elevatissima la disoccupazione giovanile (under 25), con tassi circa uguali a un anno fa intorno al 20% nella zona euro e al 20,3% nell’UE-27, ma che raggiunge addirittura il 42,5% in Spagna e supera il 37% in Lituania ed Estonia.
Per l’Italia, i tassi disaggregati di disoccupazione rilevati da Eurostat nel settembre 2010 sono rispettivamente: 7,3% tra gli uomini, 9,7% tra le donne e 26,4% tra i giovani.
Un altro studio di Eurostat in materia di disoccupazione a livello regionale sottolinea poi il permanere di enormi differenze tra le 271 regioni europee. In generale, nel 2009 si è registrato un aumento della disoccupazione nel 90% delle regioni, ma con una forbice enorme tra le 28 regioni che presentano tassi inferiori al 4,4% (ben 11 delle quali nei Paesi Bassi, con la regione di Zeeland al 2,1% che rappresenta il più basso in assoluto) e le 13 regioni con tassi superiori al 17,8% (9 delle quali in Spagna).
Particolarmente elevati si segnalano i tassi di disoccupazione femminile nella regione spagnola di Melilla (33,6%) e in quella francese oltremare di Rà©union (29%, regione questa che presenta anche il più elevato tasso di disoccupazione generale tra tutte le regioni europee con il 27,1%); così come spiccano i tassi elevatissimi di disoccupazione giovanile nelle regioni francesi oltremare di Guadalupa (59,3%), Martinica (57,6%) e Rà©union (49,6%), ma destano preoccupazione anche i livelli di disoccupazione tra i giovani nelle regioni spagnole Canarie (47,9%), Andalusia (45%), Estremadura (41,2%), Melilla (39,7%) e Valenciana (39,5%) così come in quelle italiane Sardegna (44,7%), Sicilia, Basilicata e Campania (tutte al di sopra del 38%).

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