Il 27 gennaio, data che riporta alla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, è stata scelta dall’ONU come ricorrenza internazionale per la commemorazione delle vittime dell’Olocausto.
Come ogni anno l’ONU ha definito un calendario di eventi per ricordare la tragedia dell’Olocausto. Il tema indicato per il 2023 è “Casa e Appartenenza” e verterà su questi due concetti e come essi si siano modificati nelle concezioni delle vittime durante le violenze antisemite naziste e nella vita dei sopravvissuti negli anni immediatamente successivi alla guerra. Saranno esaminati i percorsi tortuosi in cui i sopravvissuti sfollati dai campi, uomini, donne, ragazzi e bambini, hanno navigato nel mondo del dopoguerra avvolti in esistenze prive di riferimenti e certezze in grado di restituire conforto, un mondo in cui il significato di “casa” e “appartenenza” era stato radicalmente violato dagli autori dell’Olocausto.
La memoria dell’Olocausto racchiude in sé la grande opportunità di sviluppare un pensiero più consapevole e profondo sull’anima di coloro che ancora oggi sono le vittime innocenti delle diverse forme di violenza umana, che ci richiama al dovere esistenziale di combattere ogni espressione di odio, di pregiudizio e razzismo con lo scopo preciso di prevenire la sopraffazione violenta e i genocidi.
Per approfondire: il comunicato delle Nazioni Unite