L’attenzione dell’Europa per Italia e Spagna

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Gli attacchi speculativi che tengono sotto tiro Roma e Madrid hanno costretto sia i leader nazionali dei due Stati membri sia i presidenti delle istituzioni comunitarie a prendere posizione con alcune dichiarazioni ufficiali.
Il presidente della Commissione Europea Josà© Manuel Barroso aveva definito «ingiustificate» le tensioni verificatesi sui mercati finanziari, escludendo l’apertura della discussione su un piano di salvataggio per Italia e Spagna ma non negando l’assoluta necessità   di una rapida implementazione delle decisioni assunte all’ultimo vertice della zona euro: il Fondo Europeo di Stabilità   Finanziaria (EFSF) è giunto a 750 miliardi di euro con una garanzia di prestiti per 440 miliardi, cifre che non sarebbero sufficienti a sostenere l’Italia e la Spagna se fosse necessario.
Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio Europeo, al termine di un lungo incontro con il premier spagnolo Josà© Luis Zapatero ha espresso l’auspicio di una rapida approvazione del meccanismo di sostegno ai Paesi della zona euro perchà©, ha detto, «si tratta di ridare certezza e fiducia ai mercati finanziari».
Un colloquio analogo a quello tra Van Rompuy e Zapatero ha avuto luogo tra il ministro italiano delle Finanze Giulio Tremonti e il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, i quali al termine hanno parlato, rispettivamente, di «lunga discussione» dedicata a «passare in rassegna tutti i problemi della zona euro» e di «colloquio lungo e fruttuoso».
Mentre le turbolenze dei mercati non accennao a placarsi il presidente della Commissione Europea in una lettera ai suoi «colleghi» chiede nuovamente la rapida approvazione, da parte degli Stati membri, delle decisioni assunte il 21 luglio e la rivalutazione «del Fondo Europeo di Stabilità   Finanziaria e del meccanismo destinato a succedergli in modo da assicurare che siano equipaggiati in maniera propria per fronteggiare i rischi di contagio».

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