Un’Unione monetaria più forte per fronteggiare shock importanti

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Davanti al Parlamento Europeo riunito in sessione plenaria a Bruxelles, Mario Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea, ha evidenziato come lavorare per un’Unione economica vera e propria sia una priorità. «La convergenza economica non è stata così sostenibile quanto auspicato all’inizio. Questo mette ancora a rischio il successo a lungo termine dell’Unione monetaria quando si trova davanti ad uno shock importante». La necessità principale è quella di trovare due risposte complementari. Innanzitutto, le economie della Zona Euro debbono divenire più resilienti attraverso un processo di risanamento delle finanze pubbliche e mediante decisive riforme delle strutture economiche. Draghi ha aggiunto che si deve «applicare pienamente il quadro della governance economica» per sostenere questo obiettivo. Infine, è importante che si passi da «un sistema di regole sulle decisioni nazionali di politica economica a un sistema di ulteriore condivisione della sovranità all’interno di istituzioni comuni per rafforzare la nostra gestione della politica economica». La presenza di un’istituzione comune capace di fare rispettare le regole comuni è una condizione essenziale per il successo delle riforme. La Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo ha visto valutata la relazione annuale della Banca Centrale Europea per il 2013 grazie a un rapporto stilato dallo spagnolo Pablo Zalba Bidegain (Partito Popolare Europeo). Questo sarà sottoposto al voto del Parlamento nel corso della sessione plenaria che si terrà a marzo.

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