La Commissione Europea ha adottato le modifiche di due strumenti legislativi del sistema comune europeo di asilo che dovrebbero permettere una procedura unica e più equa per uno status uniforme in tutta l’UE, completando così il sistema di protezione internazionale.
Si tratta della direttiva sulla qualifica e sullo status delle persone bisognose di protezione internazionale e della direttiva sulle procedure di asilo.
Le misure previste offrono una maggiore protezione alle vittime di persecuzioni, come richiesto dal Consiglio Europeo nel Patto sull’immigrazione e l’asilo. Allo stesso tempo le proposte dovrebbero migliorare la coerenza degli strumenti di cui l’UE dispone in questo settore e semplificare e consolidare le norme di protezione sostanziali e procedurali in tutta l’UE, prevenendo così le frodi e migliorando l’efficacia della procedura di asilo.
Per quanto riguarda la direttiva sulle qualifiche i principali obiettivi delle modifiche apportate riguardano: chiarire alcuni concetti giuridici utilizzati per definire i motivi che giustificano la protezione, tenendo ad esempio in maggior considerazione le questioni di genere; eliminare le differenze non giustificate nel livello dei diritti concessi ai rifugiati e ai beneficiari di protezione sussidiaria (durata dei permessi di soggiorno, accesso all’assistenza sociale, all’assistenza sanitaria e al mercato del lavoro); rafforzare l’accesso effettivo ai diritti già riconosciuti dalla direttiva, tenendo conto dei problemi specifici di integrazione dei beneficiari di protezione internazionale (ad esempio sul rilascio di prove documentali dei titoli di studio o delle qualifiche professionali).
In merito alla direttiva sulle procedure, invece, la Commissione intende: predisporre una procedura unica semplificando e razionalizzando le procedure di asilo e riducendo l’onere amministrativo a carico degli Stati membri; facilitare l’accesso alle procedure di esame; rendere più efficace la procedura di esame delle domande (termine generale di sei mesi per ultimare le procedure di primo grado); migliorare la qualità delle decisioni in materia di asilo, rafforzando le garanzie procedurali in particolare per le persone vulnerabili, quali le vittime di tortura o i minori non accompagnati; assicurare l’accesso dei richiedenti asilo a un ricorso effettivo in linea con gli obblighi imposti agli Stati membri dal diritto comunitario e internazionale.