Unione Europea: la partita è aperta

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    E se per capire qualcosa di quello che sta capitando nella nostra Europa, provassimo a leggere la stagione che viviamo come un campionato di calcio tra i diversi attori sulla scena, dentro e sui bordi del campo, con tanto di calendario, partite, classifiche, scudetti e retrocessioni, squadre e capitani, poste in gioco, arbitri e segnalinee?

    Superfluo dire che si tratta di un gioco serio dal cui risultato dipenderà il futuro anche dell’Italia, reduce dallo “scossone” elettorale del 4 marzo e oggi alla ricerca di un nuovo governo che dovrà posizionarsi rispetto a un’Unione Europea fino ad oggi orizzonte di riferimento per il nostro Paese.

    L’esito della partita, come per tutte le imprese umane, è aperto anche se in questo caso non basterà consolarsi dicendo che “il pallone è rotondo”, né affidarsi al leggendario “stellone” dell’Italia e forse neppure alla sua mitica “creatività”.

    Ormai la partita è in corso: il Consiglio europeo riunito a Bruxelles il 22 marzo vedrà la “discesa in campo” dei giocatori, il tempo di gioco scadrà con le elezioni del Parlamento europeo nella primavera 2019 e non è detto che ci sia un girone di ritorno.

    APICE invita i cittadini che vogliono entrare in partita a partecipare all’incontro-dibattito, organizzato in collaborazione con la Commissione europea e LA GUIDA, lunedì 26 marzo alle 18.30 (fischio di chiusura alle 20) nel salone di via Bono 5 a Cuneo.   

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