Dietro le fake news, lo zampino di Cina, Russia e ALT-Right USA
L’epidemia di COVID-19 ha riaperto un terzo fronte di crisi oltre a quello sanitario ed economico: la lotta alla disinformazione.
Sin dall’inizio dell’epidemia, infatti, un gran numero di notizie false ha cominciato a circolare attraverso i consueti canali social, alimentando speculazioni, distorsioni e false narrative in merito alle cause dell’epidemia, alla sua gravità, all’efficacia dei dispositivi di protezione personale e agli aiuti Ue ed extra-UE.
Secondo il rapporto pubblicato dalla della taskforce anti-disinformazione EUvsDisinfo del SEAE (Servizio europeo per l’azione esterna) in occasione della Giornata internazionale del fact-checking, dietro i gruppi e gli individui responsabili della propagazione di fake news degli ultimi giorni ci sarebbero, tra gli altri, Cina, Russia e la destra ALT-Right statunitense.
Tali campagne avrebbero quale fine ultimo quello di minare la coesione interna dell’Unione, creando il clima adatto per generare cambiamenti politici a loro maggiormente confacenti.
L’Unione Europea ha creato un portale digitale mirato ad agevolare il riconoscimento delle notizie false e ad informare i cittadini europei sulle misure poste in essere dall’UE in risposta alla crisi da COVID-19.
Per approfondire: il comunicato del Parlamento europeo