La Commissione europea ha presentato il 20 ottobre scorso una relazione sull’attuazione dello strumento europeo Progress di microfinanza. Secondo tale relazione sono oltre 20.000 gli imprenditori che hanno già beneficiato di prestiti e di garanzie per un valore complessivo di 182 milioni d Euro. Lo strumento ha così contribuito in modo significativo alla creazione di posti lavoro, rendendo possibile l’accesso al credito per persone disoccupate o inattive che hanno notevoli difficoltà ad ottenere prestiti dagli istituti finanziari.
Le difficoltà di accesso al credito costituiscono infatti uno dei principali ostacoli per coloro che desiderano avviare una piccola impresa. La relazione sottolinea che il 60% degli utenti finali del programma Progress era disoccupato o inattivo al momento della richiesta, nel 36% dei casi i beneficiari erano donne e nel 6% dei casi avevano un’età inferiore ai 25 anni. I due settori che ricevono il maggior sostegno dallo strumento e in cui rientra oltre la metà di tutte le imprese beneficiarie, sono l’agricoltura e il commercio.
La relazione della Commissione valuta inoltre la domanda non soddisfatta di microcredito in tutta l’Unione Europea, stimata approssimativamente in 2,7 miliardi di Euro. La Commissione invita quindi gli Stati membri ad incrementare l’offerta, facendo ricorso, in particolare alle risorse del Fondo sociale europeo o del Fondo europeo di sviluppo regionale. Per quanto riguarda le risorse dell’UE al riguardo, il nuovo programma EaSI 2014 – 2020 dispone di circa 193 milioni destinati alla microfinanza e all’imprenditoria sociale.
