Il Parlamento europeo prende l’iniziativa per affrontare il problema dei figli degli immigrati a scuola, i cui risultati sono generalmente inferiori a quelli dei loro compagni così come sono più numerosi gli abbandoni scolastici e raramente questi ragazzini si iscrivono alle suole superiori.
Preoccupa anche l’aumento di scuole «ghetto», causato dal fatto che molte famiglie autoctone decidono di trasferire i loro figli da alcune scuole per l’alta concentrazione di immigrati: «Un aumento delle disparità che non facilita nà© l’integrazione, nà© l’inserimento lavorativo e sociale dei nuovi cittadini» osserva l’Europarlamento, che chiede un sostegno speciale per gli immigrati legali, al fine di superare gli ostacoli iniziali con l’assistenza di professionisti. In secondo luogo, osserva il Parlamento europeo, un’attenzione particolare va data all’apprendimento della lingua del Paese ospitante fin dalla fase pre-scolare, ma è altrettanto necessario l’apprendimento della lingua del Paese d’origine attraverso i genitori dei ragazzi, i quali devono essere pienamente coinvolti nell’educazione dei figli: «Se i genitori si sentono benvenuti nella comunità , hanno più energia e più motivazione per sostenere i loro ragazzi» sottolinea l’Europarlamento.
Ma anche la formazione degli insegnanti al nuovo contesto multiculturale è un tema chiave, secondo i deputati europei: è di fondamentale importanza dare vita a programmi di scambio e mobilità , che permettano ai professori europei di acquisire competenze all’estero, ma anche favorire gli insegnanti immigrati nelle scuole. Inoltre, servono servizi di consulenza per i ragazzi immigrati e programmi di educazione alla diversità e lo scambio per tutti, «per limitare gli spaventosi episodi di razzismo, xenofobia e bullismo a cui ci hanno abituato le cronache» osserva l’Europarlamento.