Rapporto 2014 sull’azione antifrode dell’UE

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Il 2 giugno l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) ha reso noti i risultati raggiunti nel corso del 2014: emerge come esso abbia aumentato la propria efficienza, cosi rendendo maggiormente tangibili i risultati delle indagini, e, conseguentemente, incrementando la fiducia dei cittadini verso questo organo.

L’OLAF opera in modo indipendente e si occupa di contrastare le frodi ai danni dei fondi dell’UE, conducendo indagini in settori quali le dogane, il contrabbando, i fondi strutturali, gli scambi commerciali e gli aiuti esterni. Collabora, inoltre con la Commissione europea per le proposte legislative.

Ha, infine, contribuito ai negoziati per l’istituzione di una Procura europea; ha concluso accordi amministrativi con alcune istituzione dell’UE e altri partner, tra cui la Banca mondiale, al fine di aumentare lo scambio di informazioni per combattere casi di frode  e corruzione.

Il Rapporto mette in evidenza i risultati raggiunti in termini di efficienza (riduzione del 70% dei  tempi di conclusione delle istruttorie, che oggi durano mediamente due mesi) e sul volume di attività realizzata (234 indagini avviate, 250 conclusioni di procedimenti aperti negli anni scorsi in un periodo massimo di 21 mesi).

Sono in totale 397 le raccomandazioni formulate nell’ambito di procedimenti finanziari, giudiziari, amministrativi e disciplinari; ammontano, infine, a 901 milioni le risorse recuperate da sottrazioni fraudolente al bilancio UE.

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