Quadro Finanziario Pluriennale: il Comitato economico e sociale europeo mette in guardia contro la centralizzazione

6

Il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) è il bilancio a lungo termine dell’Unione Europea, che fissa le priorità politiche e i massimali di spesa per un periodo di sette anni. La Commissione Europea ha presentato la nuova proposta di QFP, per il il periodo 2028-2034, a Giugno 2025. La proposta, da quasi 2 000 miliardi di euro (il 1,26% del reddito nazionale lordo dell’UE), è stata  del Comitato economico e sociale europeo (CESE), passaggio chiave in vista della opinione dello stesso CESE attesa per Gennaio 2026.

Il CESE ha accolto con favore alcune proposte della Commissione, e ha sottolineato, in particolare, l’importanza del Fondo europeo per la competitività da 410 miliari di Euro, mirato a rafforzare la competitività europea in tecnologie strategiche, come la transizione digitale e verde, la salute/bioeconomia, la difesa e lo spazio. Apprezzata anche la proposta del nuovo programma AgoraEU (9 miliardi di euro),  a sostegno della cultura, della libertà e del pluralismo dei media.

Altre proposte hanno sollevato perplessità da parte del CESE. Il nuovo QFP prevede la creazione dei National and Regional Partnership Plans (NRPPs) che unificano diversi fondi europei (coesione, agricoltura e pesca). Secondo il CESE, gli NRPPs potrebbero portare ad una eccessiva centralizzazione nella gestione dei fondi europei. In risposta, Piotr Serafin, Commissario per Bilancio, Antifrode e Pubblica Amministrazione ha ribadito il ruolo centrale delle autorità regionali nei NRPP, e che ascoltando le regioni, la nuova proposta di novembre 2025 prevede “ulteriori garanzie per permettere loro di interagire e negoziare direttamente con la Commissione”.

A chiudere il dibattito, Enrico Giovannini, già ministro nel governo Draghi e direttore scientifico dell’ASviS, ha sottolineato che un maggiore coinvolgimento delle comunità locali e regionali può rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni e ha dichiarato che “Con obiettivi più chiari, un migliore impianto tecnico e più trasparenza possiamo migliorare l’attuale proposta e rafforzare la tenuta democratica delle politiche europee”.

Per approfondire: Bolder EU budget demanded as EESC warns against centralisation, Il bilancio dell’UE per il periodo 2028-2034

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here