Parlamento europeo: Premio Sakharov, Politica Agricola Comune, ambiente e politiche digitali al centro della seconda plenaria di ottobre

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Molti i temi toccati nella sessione plenaria del Parlamento europeo appena conclusasi

Considerando la situazione sanitaria a Bruxelles e Strasburgo, un cospicuo numero di europarlamentari ha partecipato alla seconda plenaria di ottobre del Parlamento europeo in collegamento dai rispettivi Stati membri. I lavori dei deputati e delle deputate non si sono, dunque, arrestati: al centro del dibattito vi sono stati numerosi argomenti, dall’assegnazione del Premio Sakharov 2020 alla riforma della Politica Agricola Comune (PAC), dalle tematiche ambientali alle politiche digitali.

Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha inaugurato la plenaria invitando l’Aula a osservare un minuto di silenzio per omaggiare Samuel Paty, il professore di Storia e Geografia ucciso da un terrorista nella regione di Parigi, e al contempo ricordare coloro i quali hanno perso la vita in attacchi terroristici e chi si impegna attivamente per la difesa della libertà di espressione.

Sassoli ha, inoltre, reso noto che il Premio Sakharov per la libertà di pensiero 2020 è stato attribuito all’opposizione democratica in Bielorussia. Questo riconoscimento, considerato il “Premio Nobel per la Pace” dell’Unione Europea, arriva in un momento di crisi politica nel Paese dell’Europa Orientale: le elezioni presidenziali del 9 agosto scorso, che hanno visto l’ennesima rielezione di Aljaksandr Lukašėnka, hanno generato profondi movimenti sociali, ai quali il regime ha risposto con azioni di repressione. Per questo motivo, gli europarlamentari e le europarlamentari hanno invitato l’Unione Europea a rivedere i propri rapporti con la Bielorussia, ad applicare sanzioni e a impegnarsi affinché vengano indette al più presto libere ed eque elezioni.

Per ciò che concerne la riforma della Politica Agricola Comune dell’Unione Europea dopo il 2022, il Parlamento ha adottato la propria posizione, invitando a una PAC più flessibile, sostenibile e resistente alla crisi. L’obiettivo è, infatti, quello di permettere agli agricoltori e alle agricoltrici di continuare a garantire la sicurezza alimentare in tutti gli Stati membri.

Rispetto alle tematiche ambientali, la plenaria ha espresso il desiderio di vedere norme volte a fermare e invertire le tendenze attuali sulla deforestazione globale causata dall’Unione Europea. In questo senso, sono necessarie azioni che combattano il disboscamento illegale, nonché maggiori controlli ai confini dell’Unione che interrompano il traffico di legname non sostenibile e di quei prodotti che causano una diminuzione nella superficie forestale.

Una parte importante della sessione plenaria è stata dedicata alle politiche digitali. I deputati e le deputate hanno stabilito le priorità per il regolamento sui servizi digitali, piattaforme online e mercati digitali inclusi. È stato, altresì, domandato che venga istituito un dispositivo vincolante per il contrasto ai contenuti illeciti. Queste raccomandazioni faranno parte della proposta della Commissione europea per il pacchetto di legge sui servizi digitali che verrà presentato presumibilmente entro la fine del 2020.

Gli europarlamentari e le europarlamentari hanno, inoltre, dibattuto sui metodi da mettere in pratica per regolamentare efficacemente l’intelligenza artificiale, soprattutto in tema di etica, responsabilità e diritti di proprietà intellettuale. 

Per quanto riguarda l’educazione, nella sessione plenaria è stato ricordato come la crisi sanitaria attualmente in corso abbia evidenziato profonde diseguaglianze tra gli Stati membri. È, dunque, necessario che si colmi al più presto il divario digitale nel settore dell’istruzione. I deputati e le deputate ritengono che la Commissione europea debba investire in connettività; al tempo stesso, i tagli ai programmi che sostengono l’educazione e la formazione proposti dal Consiglio europeo sono stati criticati. Al contrario, il Parlamento ha invitato a triplicare il bilancio dedicato a Erasmus+.

Gli europarlamentari e le europarlamentari hanno, infine, trattato dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, alla luce di quanto emerso nel Vertice europeo del 15 e 16 ottobre scorsi. A tal proposito, si ritiene che sia fondamentale il raggiungimento di un accordo tra le due parti, senza compromettere i valori e gli interessi propri dell’UE.

Per approfondire: il comunicato del Parlamento europeo

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