Parlamento europeo: il resoconto della prima plenaria di novembre 2021

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È da poco terminata la prima plenaria di novembre del Parlamento europeo, svoltasi a Bruxelles il 10 e l’11 novembre. 

Al centro dei lavori la drammatica situazione dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia: in un dibattito dedicato al tema i deputati hanno duramente condannato la strumentalizzazione posta in essere dal governo di Minsk, esortando parallelamente il governo polacco a cessare i respingimenti di migranti verso la Bielorussia e ad accettare l’assistenza delle agenzie UE nella gestione dei flussi migratori.

Proprio l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (EASO) è stato oggetto di una revisione del proprio mandato, mutando denominazione in Agenzia europea per l’asilo: sarà introdotta la figura del responsabile dei diritti fondamentali, incaricato di vegliare sul rispetto dei diritti di base nell’operato dell’Agenzia; inoltre, verrà creata una riserva di 500 esperti in materia di asilo provenienti dei diversi Paesi UE (40 dal nostro), impiegabili sul campo in caso di necessità per fornire assistenza al personale EASO; a partire dal 31 dicembre 2023, l’Agenzia monitorerà la corretta applicazione delle procedure nei vari Paesi UE, segnalando le eventuali carenze dei sistemi nazionali. 

La Polonia è stata al centro di un secondo e non meno importante punto della plenaria, relativo alla legislazione estremamente restrittiva in materia di aborto in vigore nel Paese: dopo la morte, avvenuta lo scorso settembre, di una donna di 30 anni, deceduta a causa di uno schock setticemico perchè impossibilitata ad abortire, i deputati hanno approvato una risoluzione con la quale si chiede al governo polacco di garantire che “non una donna di più” debba perdere la vita a causa della normativa; inoltre, hanno condannato il clima di ostilità nei confronti dei difensori dei diritti delle donne, invitando il governo di Varsavia ad operarsi per tutelare il diritto di manifestare ed esprimersi pubblicamente.

La tutela del dissenso è stata altresì oggetto di una risoluzione volta a contrastare la minaccia delle azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica (SLAPP): il Parlamento ha formalmente chiesto alla Commissione di presentare una proposta legislativa volta a introdurre norme a tutela della libertà dei media, limitando il fenomeno del “forum shopping” (la possibilità di intraprendere un’azione legale scegliendo l’ordinamento con la legislazione più favorevole) attraverso l’introduzione di standard comuni in materia di diffamazione e facilitando il respingimento delle cause abusive da parte dei tribunali. 

In materia fiscale, il parlamento ha approvato nuove norme che impongono alle multinazionali l’obbligo di pubblicare i dati relativi ai versamenti fiscali effettuati in ciascun Paese dell’UE; la nuova normativa riguarderà le multinazionali UE ed extra-UE e le relative controllate con un fatturato annuo pari o superiore a 750 milioni di euro.  

È all’insegna della trasparenza anche la proposta approvata in materia di disciplina dei partiti politici, nella quale si prevede un maggior controllo sul monitoraggio delle donazioni e procedure di infrazione più incisive; il Parlamento ha altresì evidenziato l’opportunità di vietare in toto le donazioni da entità extra-UE.

La seconda plenaria di novembre avrà luogo dal 22 al 25 novembre a Strasburgo.

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