Vaccini ed emergenza sanitaria in primo piano nella sessione plenaria di febbraio del Parlamento europeo, svoltasi dall’8 all’11 febbraio.
I deputati hanno evidenziato come l’UE abbia con tutta probabilità sottovalutato le difficoltà correlate alla produzione dei vaccini anti-covid, sottolineando la necessità di adottare provvedimenti urgenti per incrementare i flussi produttivi e garantire, così, l’accesso al vaccino sia in Europa che a livello globale.
Per quanto concerne la risposta alla crisi sul fronte economico, il Parlamento ha definitivamente approvato il dispositivo per la ripresa e la resilienza – la parte più cospicua di NextGenerationEU (il cosiddetto “Recovery fund”) e principale strumento di finanziamento dei piani nazionali di ripresa in corso di presentazione.
Sul fronte del lavoro, è stata accolta la proposta della Commissione di una direttiva sul salario minimo; il Parlamento ha inoltre esortato l’estensione del quadro legislativo sulle condizioni minime di lavoro ai lavoratori della gig economy, nonché la rapida ricezione della direttiva sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare.
In conformità alla dichiarata intenzione di fare della tutela ambientale uno dei principali pilastri delle politiche europee e nazionali nei prossimi anni, è stata approvata una risoluzione con la quale si richiede alla Commissione europea l’introduzione, nel piano d’azione per l’economia circolare recentemente proposto, di obiettivi vincolanti sull’uso dei materiali e sull’impronta ecologica dei consumi già per l’anno 2030; ha inoltre esortato la Commissione ad estendere l’ambito di applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile includendovi i prodotti non legati all’energia, stabilendo per questi degli standard qualitativi più elevati sotto il profilo della sostenibilità ambientale.
Per quanto concerne i provvedimenti settoriali, sono state adottate misure di sostegno al comparto del trasporto aereo, ed è stata sollecitata l’adozione, da parte di Stati e Commissione, di misure straordinarie per porre rimedio all’impatto del covid sui giovani – in particolar modo sul versante occupazionale – e sul mondo dello sport.
Sul fronte dell’informazione, intenso dibattito in merito al rapporto tra democrazia, libertà di espressione e piattaforme social, dal quale è emersa la richiesta di interventi legislativi da parte dell’Unione, volti a regolamentare il fenomeno dei social media evitando censure.
In merito alla politica estera, infine, il Parlamento ha criticato l’inefficacia della risposta europea alle politiche aggressive poste in essere dalla Russia, anche alla luce del fallimento della missione di Borrell a Mosca; ha chiesto l’immediato ripristino dei regime democratico in Myanmar dopo il colpo di Stato posto in essere nelle scorse settimane dai vertici militari, e la cessazione delle violenze in Yemen, insanguinato da una guerra civile che dura ormai dal 2015; ha inoltre chiesto una significativa intensificazione degli sforzi posti in essere dall’Unione nella lotta al traffico degli esseri umani.
Per approfondire: il comunicato del Parlamento europeo