Parlamento europeo: il resoconto della plenaria di dicembre

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Si è conclusa giovedì a Strasburgo l’ultima plenaria del 2022 del Parlamento europeo. 

Non poteva mancare un commento sullo scandalo-corruzione recentemente emerso, che ha visto l’arresto di alcuni eurodeputati: l’assemblea ha richiesto la sospensione di tutti i lavori su fascicoli riguardanti il Qatar, l’istituzione di una commissione di inchiesta e l’adozione di norme più stringenti in materia di trasparenza, per prevenire il ripetersi di casi di questo tipo.

Grande spazio anche alla questione Ucraina: è stata approvata la versione definitiva – emendata dal Consiglio dopo il veto dell’Ungheria – del regolamento sull’Assistenza macrofinanziaria (Amf+), consentendo l’erogazione di un prestito da 18 miliardi di euro a beneficio del governo di Kiev. 

Alla popolazione ucraina è invece stato formalmente conferito il premio Sacharov 2022 per la libertà di pensiero, assegnato in virtù della lotta che sta sostenendo non solo in difesa del proprio Paese ma anche della libertà e dei valori europei. 

Il Parlamento si è inoltre pronunciati in merito all’Holodomor – la carestia provocata dal regime sovietico in Ucraina nel 1932/1933 – riconoscendola quale genocidio nei confronti della popolazione ucraina e sottolineando le analogie tra il crimine di allora e quelli commessi ai nostri giorni dal governo russo. 

Sul versante interno, il Parlamento ha sottolineato la necessità di rivedere il budget UE 2021-2027 alla luce dei profondi sconvolgimenti che hanno mutato completamente il quadro geopolitico globale dopo il 2020, anno dell’adozione dell’attuale Quadro finanziario pluriennale. 

In materia ambientale, il Parlamento ha approvato la propria posizione in merito alla proposta di legge che mira ad accelerare le procedure di approvazione per l’installazione di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, in modo da ridurre la dipendenza energetica UE da fonti fossili importate dall’estero. 

Il tema “energia” è stato altresì al centro del dibattito occorso tra il Parlamento, il Consiglio e la Commissione: i parlamentari hanno infatti chiesto provvedimenti urgenti per contrastare i rincari energetici; inoltre, hanno sollecitato una celere ammissione all’area Schengen di Romania e Bulgaria.

Tra gli altri argomenti oggetto della plenaria, si segnalano:

  • la sollecitazione all’adozione di nuove norme in grado di riformare profondamente il quadro politico-legislativo in materia di politiche di sostegno e inclusione per le persone disabili;
  • l’approvazione degli stanziamenti provenienti dal Fondo di solidarietà dell’UE per i Paesi colpiti da calamità naturali nel corso del 2021, per un totale di circa 720 milioni di euro: ne beneficieranno, in misura differente, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Austria, Lussemburgo, Spagna e Grecia.

Infine, per quanto concerne la politica estera, il Parlamento ha adottato un testo non legislativo con il quale sottolinea la necessità di riprendere quanto prima i colloqui di pace tra Israele e Palestina per porre fine alle tensioni e alle violenze ormai decennali nell’area. 

Il Parlamento europeo ha altresì denunciato le gravi violazioni dei diritti umani che si sono recentemente verificate in Cina – dove le pacifiche proteste contro le restrizioni anti-COVID19 sono state violentemente represse – in Ciad – dove sono stati arrestati molti dimostranti pro-democrazia – e in Bahrain, dove sono stati arrestati diversi attivisti politici tra cui Abdulhadi Al-Khawaja.

La prossima plenaria avrà luogo dal 16 al 19 gennaio a Strasburgo.

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