Parlamento europeo: il resoconto della plenaria del 18-21 ottobre

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Seconda sessione plenaria di ottobre per il Parlamento europeo, riunitosi a Strasburgo dal 18 al 21 ottobre.

Al centro dei lavori, la crisi tra Unione europea e Polonia sullo stato di diritto. Il Parlamento europeo, in seguito ad un dibattito che ha visto presenziare il Primo Ministro della Polonia, ha adottato una risoluzione con la quale condanna la sentenza del Tribunale costituzionale polacco, ribadendo la supremazia del diritto dell’Unione sui diritti nazionali e chiedendo alla Commissione di non indugiare ulteriormente nell’avviare una procedura di infrazione. 

Ambiente

Sul versante ambientale, in vista della COP26 di Glasgow del prossimo 31 ottobre il Parlamento ha affermato la necessità di intensificare gli sforzi per contenere il riscaldamento globale rispetto agli obiettivi nazionali già assunti, ritenuti insufficienti, con particolare riguardo ai traguardi intermedi al 2030; inoltre, ha auspicato l’assunzione di una leadership globale da parte dei Paesi del G20 e maggiore sostegno economico nei confronti dei Paesi in via di sviluppo. 

Sul versante delle politiche UE, il Parlamento ha accolto la proposta della Commissione europea in merito alla strategia sulla produzione alimentare “Dal produttore al consumatore”, sottolineando la necessità di incrementare i livelli di sostenibilità ambientale e socioeconomica dell’agricoltura europea. 

Economia, fondi e risorse UE

Sul versante economico, il Parlamento europeo ha adottato la propria posizione in vista dell’avvio dei negoziati sul budget 2022, fissando il budget complessivo a 171,8 miliardi di euro e contrastando la gran parte dei tagli proposti dal già Consiglio; il Parlamento ha sottolineato la necessità di non diminuire gli investimenti in un frangente cruciale per la ripresa economica dell’Unione in direzione della sostenibilità.

Il Parlamento ha inoltre preso posizione sullo scandalo dei cosiddetti “Pandora Papers”, chiedendo l’avvio di indagini approfondite, sottolineando l’insufficienza dell’attuale sistema della lista nera dei paradisi fiscali adottato dall’UE e chiedendo alla Commissione europea di agire tempestivamente contro i Paesi che non attuano la normativa in materia di trasparenza fiscale. 

Integrazione europea

Diverse le proposte adottate sul versante di una maggiore integrazione europea.

Per tutelare il settore culturale, tra i più colpiti dalla crisi, il Parlamento ha proposto l’introduzione di standard minimi europei per i lavoratori del settore, volti in particolar modo a disciplinare la circolazione transfrontaliera degli artisti, a garantire una giusta distribuzione degli utili provenienti dalle piattaforme di streaming e a difendere in tutta l’Unione la libertà artistica.

Il Parlamento ha inoltre sostenuto la necessità di prolungare di altri dieci anni l’attuale regolamento europeo sul roaming, in scadenza nel 2022, migliorando ulteriormente la qualità dei servizi offerti ai consumatori e garantendo, parallelamente, la sostenibilità del sistema per gli operatori di settore. 

Infine, il Parlamento ha chiesto l’introduzione di una strategia europea per la rimozione dell’amianto, di fondamentale importanza per la protezione dei lavoratori e specialmente in una fase in cui la transizione energetica sta comportando un numero consistente di interventi di riqualificazione energetica nel settore edile. 

Nel corso della Plenaria, il Parlamento ha altresì provveduto ad assegnare il Premio Sacharov per la Libertà di Pensiero al prigioniero politico russo Alexei Navalny, in virtù della lotta condotta contro la corruzione del regime di Vladimir Putin.

La prossima sessione plenaria avrà luogo a Bruxelles dal 10 all’11 novembre. 

Per approfondire: il comunicato del Parlamento europeo

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